Amori tossici. Argomento spinoso e situazione evidentemente diffusa se, praticamente in contemporanea, vengono pubblicate due canzoni che ne parlano.
Due canzoni, va sottolineato, che appartengono a due mondi distanti ma convergenti appunto sul tema: l’amore tossico. Ascoltandole il collegamento viene inevitabile. La prima che ho ascoltato è “Amore nero”, del duo electro-pop Diamine.
Siamo in Italia, precisamente a Roma (il duo è romano), anche se a me un titolo così ha fatto pensare alla Milano noir di Scerbanenco. Subito, a scatola chiusa, senza nemmeno ascoltare la canzone. Poi ho schiacciato play ed eccolo lì, il nocciolo della questione, il nero del titolo: “Siamo in grado, noi esseri umani, di infilarci e far di tutto per restare in relazioni tossiche, chiaramente pessime per tutti. L’amore nero viene a dirti qualcosa, noi lo abbiamo suonato”, spiegano i Diamine.
Che poi, cinque islandesi riflettessero sullo stesso tema e che adesso me li ritrovi nella mia playlist, fa pensare all’universalità dell’argomento: l’amore, anche quello tormentato e tossico, non mostra mai la corda. Se ne può sempre cantare, non annoia, non stanca, non sa di ripetuto.
Insomma, ascoltando qua e là incontro “Visitor”, singolo degli Of Monsters and Men (gli islandesi di cui sopra): guarda il caso, il rapporto di cui parlano ha conseguenze negative su chi lo vive. È tossico, non fa bene. La chiave di volta, però, nella canzone c’è. La protagonista dell’amore malsano riesce a superarlo grazie a un moto di consapevolezza. Se prima aveva paura del buio alla fine riesce a conviverci, diventando indifferente ai fantasmi che abitano il suo letto. Il finale della canzone, infatti, ripete ossessivamente (non a caso, immagino) “My mother said I was always afraid of the dark/But I’m not, I don’t mind/Having a ghost in my bed”.
C’è un colpo di coda, un lieto fine che rende ancora più bello un brano già di per sé ipnotico. C’è quel non so che alla Of Monsters and Men che lo rende irresistibile. Il tema resta quello che è, doloroso, ma universale. Per questo è tanto semplice ritrovarcisi.