Written by 14:16 Chiacchiere cantautorali

Chiacchierando con “I Leda”

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Intervista di Benedetta Liguori

Recentemente ho avuto l’occasione di parlare con Serena Abrami, componente dei Leda, band che mi ha affascinata molto sia dal punto di vista testuale che da quello puramente musicale. Vi lasciamo alla nostra chiacchierata e ascoltate il loro album Memoria dal Futuro.

Se per te non è un problema, vorrei iniziare con il chiederti come nascono i Leda.

Nel dicembre 2017, in occasione di un concerto ci siamo trovati a suonare insieme. Io ed Enrico Vitali suonavamo già insieme, e a questo nucleo si sono aggiunti Fabrizio Baioni (batteria) e Mirko Fermani (basso). Ci siamo trovati talmente in sintonia che abbiamo deciso di chiuderci in sala prove ad improvvisare e scrivere cose nuove. Pian piano ci siamo accorti che quest’alchimia ci faceva scrivere nuovi pezzi in modo piuttosto veloce, portandoci a dare un nome a questa nuova “unione”

Come mai questo nome?

Leda è un nome che ci piace perchè è quello dell’ultima staffetta partigiana, ed è anche il nome della staffetta partigiana che abbiamo avuto nelle Marche, che è la nostra terra di origine. “Leda” però ha tanti significati, quello primordiale è sicuramente questo, ma bene o male ciò che facciamo noi è un po’ un prodotto musicale resistente a quelle che sono le mode, abbiamo suonato ciò che ci piace, che viene un po’ dai nostri ascolti.

Parlami del vostro album Memorie dal futuro

Beh, Memorie dal futuro è un album che amiamo molto, è il risultato di un inverno passato in sala prove. Come ho detto prima, le canzoni sono nate in maniera molto spontanea, con onestà intellettuale e raccontano un pezzo di mondo che non si accetta.

Come mai infatti avete deciso di chiamare il disco proprio in questo modo?

Memorie dal futuro è un album che rappresenta anche un luogo non luogo, dove non ci sono alcuni riferimenti bellici, ma con un immaginario di rivolta, verso una società che non sa comprendere e un analfabetismo emotivo ed umano che evoca i tempi più bui.

Ho letto di voi che avete collaborato anche con un’altro autore che ha collaborato alla stesura dei testi, mi racconti questa dinamica?

Si, Francesco Ferracuti è subentrato come quinto elemento del gruppo perchè mi ero trovata bene a lavorare con lui in un precedente lavoro, insomma abbiamo pensato che questa sinergia che si era creata poteva essere positiva anche per il nostro gruppo. Alcuni brani quindi li abbiamo scritti a quattro mani, altri invece io ho scritto delle idee che abbiamo terminato insieme, alcune canzoni invece vengono da alcuni suoi appunti, insomma, ha aiutato a tessere le parole di quello che è oggi memorie dal futuro

La connessione che si è creata è molto interessante, non è facile entrare in un brano di un’altra persona.

Infatti abbiamo lavorato molto sul cercare di essere il più possibile fedeli a noi stessi, come diceva Lindo Ferretti Fedeli alla linea, eliminando anche qualcosa che ci piaceva ma non ci rappresentava pienamente.

Cosa bolle in pentola al momento?

Da poco abbiamo finito il primo giro di date live e il prossimo step è l’uscita del videoclip del singolo, che è ho continuato, la prima traccia dell’album che speriamo esca presto e venga condiviso e supportato il più possibile.

Si nota dal modo in cui parli quanto tu sia fiera del lavoro che avete fatto

Si molto, perché abbiamo la consapevolezza di aver creato un qualcosa che avremmo voluto acquistare. Musicalmente ci piace molto, ci rappresenta e quindi siamo tutti molto contenti di ciò che è nato. Non mi era mai successo di sentirmi così tanto orgogliosa di essere parte di un progetto del genere.

Ecco il link dell’album Memorie dal Futuro:

https://open.spotify.com/album/2ovVNLqdPMczu4KFatw8hh?si=mGWX9f61Q76j5faH9mW4Yw

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Tag: , , , Ultima modifica: 10 Luglio 2019
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