Written by 15:31 A tutto cinema • One Comment

Brave ragazze: anteprima cinematografica

Tempo di Lettura: 3 minuti Recensione del film Brave ragazze di Michela Andreozzi in uscita dal 10 ottobre e visto in anteprima al cinema Adriano il 3 ottobre 2019.

Brave ragazze è un film di Michela Andreozzi con Serena Rossi, Ilenia Pastorelli, Ambra Angiolini, Silvia D’Amico, Stefania Sandrelli, Luca Argentero, Max Tortora e Massimiliano Vado in uscita dal 1o ottobre.

Michela Andreozzi dopo Nove lune e mezzo (2017) e Sconnessi (2018) torna al cinema nella regia di Brave ragazze e lo fa in modo autentico ed originale portando sul grande schermo la storia di quattro donne che, ognuna per diversi motivi, si uniranno insieme per rapinare banche.                                                             

Visto in anteprima al cinema Adriano giovedì 3 ottobre il film racconta la storia di queste quattro donne che sono unite tra loro dal montaggio alternato che serve proprio a far entrare lo spettatore nel dentro delle vicende del film.

Attraverso il montaggio alternato infatti scopriamo le similitudini e le differenze di Anna, Maria, Chicca e Caterina: quattro donne unite tra loro dal senso di rivalsa nei confronti di una vita che non è come vorrebbero, dall’amicizia e dalla solidarietà femminile che le protegge da un mondo maschilista e insensibile.

Molto importante da dire è che il film è girato in costume e l’ambientazione è ricostruita: ci troviamo infatti a Gaeta negli anni ottanta dove le prime giacche di pelle e i jeans strappati iniziano a sostituire gonne e gioielli di famiglia. La ricostruzione scenografica, ambientale e legata ai costumi e al trucco è molto verosimile a quella degli anni 80 italiani e qui il lavoro svolto dalla regista e dalla sceneggiatura stessa risulta molto importante e ben fatto non lasciando nemmeno un dettaglio fuori posto.

Da sottolineare il fatto che tutti i nostri personaggi sono caratterizzati molto bene sia a livello psicologico che fisico, cosi le nostre quattro ragazze diventano simboli di un’Italia, quella degli anni 80 ancora chiusa verso il mondo femminile e le novità del decennio.

Spicca tra tutte la figura di Anna interpretata benissimo da Ambra Angiolini, una donna senza marito e con due figli a carico che passa da un lavoro all’altro, insoddisfatta e sempre preoccupata di come arrivare a fine mese.

La sua figura d’appoggio è sua madre interpretata da Stefania Sandrelli che da mamma che non capisce la figlia e che si trova spesso in contrasto con lei alla fine del film diventerà sua complice. 

Altro personaggio dinamico all’interno del film che si intreccierà con le vicende di Anna  è l’ispettore Morandi interpretato da Luca Argentero.                                                                                                

Morandi è stato trasferito da Torino a Gaeta per lavoro e ora si trova in un ufficio semi vuoto con poche cose da fare fino a che non arriva una notizia: quattro persone, presumibilmente degli uomini hanno fatto una rapina alla banca di Gaeta. 

Gli episodi di rapina si ripetono e l’ispettore Morandi sembra non venirne più a capo.      

In questo film abbiamo il tema della maschera: le nostre quattro donne protagoniste si mascherano da uomini per mettere in scena la rapina e per credere che essa sia credibile. 

Possiamo immaginare infatti che se le ragazze non si fossero mascherate da uomini, non sarebbero risultate credibili e non avrebbero fatto lo stesso effetto agli occhi dei banchieri e delle altre persone che si trovavano in quel momento nella banca. Quindi questo diventa un’espediente sia per non farsi riconoscere che per mandare a buon fine la missione: rapinare la banca e far cambiare vita alle nostre protagoniste

Di grande bravura sono anche Serena Rossi (Maria), personaggio chiave all’interno della trama e Ilenia Pastorelli (Chicca) che interpreta una donna coraggiosa, indipendente e che non ha mai paura di dire la sua. Silvia D’Amico (Caterina) dona al film un tratto originale e poetico grazie al suo modo di recitare particolarmente sensibile e unico nel suo genere.

Brave ragazze non rientra in nessun genere preciso e forse questa è la sua unica macchia: il film ha parti comiche e a tratti fa ridere, in altri momenti si riflette molto, in altri ci si appassiona alla storia fino a che lo spettatore si impersonifica con le quattro donne. Tutto è comunque dosato nella maniera giusta senza mai cadere nell’eccesso, è vero anche però che i personaggi a volte possono risultare caricaturali e un po troppo lontani dalla realtà.

Purtroppo ci si accorge da subito che i nostri tempi non sono poi molto diversi da quelli raccontati nel film: molti episodi di violenza domestica, di femminicidio o di soprusi nel lavoro verso le donne ci sono ancora oggi e sono ancora molto frequenti.

Molto interessante alla fine di Brave ragazze è la metafora utilizzata potando in scena la prigione: le nostre eroine si trovano a dover fare i conti scontando le proprie pene in prigione ed è proprio qui che le ragazze, in particolare Maria ritrovano se stesse e si sentono più libere che mai.

Brave ragazze è un film fluido che scorre velocemente, ironico, drammatico, femminista e non e a tratti malinconico: siamo negli anni 80 per due ore, poi alla fine del film torniamo nel 2019 mentre invece vorremmo soltanto tornare indietro a quegli anni e rimanere li ancora per un po.   

Scheda del film:

Titolo: Brave ragazze

Regia: Michela Andreozzi

Cast: Serena Rossi, Ilenia Pastorelli, Ambra Angiolini, Silvia D’Amico, Stefania Sandrelli, Luca Argentero, Max Tortora e Massimiliano Vado.

Voto: 7                             

(Visited 325 times, 1 visits today)
Tag: , Ultima modifica: 10 Ottobre 2019
Chiudi