Al termine del primo film abbiamo lasciato Elsa, regina e Anna principessa d Arendelle unite da un atto di vero amore. Anna ha infatti salvato Elsa dalle grinfie del cattivo Hans e così facendo anche l’intero regno è stato salvato. Con l’inizio del secondo capitolo del film, sembra regnare l’armonia e la gioia ad Arendelle, l’atmosfera è serena e i nostri protagonisti sembrano vivere tutti insieme felici nel castello.
I giochi di mimo e le serate all’insegno del divertimento si susseguono volta dopo volta ed è proprio durante una di queste che il clima appagato sembra lasciare spazio ad un futuro incerto e forse pericoloso.
Il film inizia con una lunga sequenza in flashback che introduce lo spettatore in medias res degli avvenimenti: Elsa e Anna sono bambine e i loro genitori raccontano loro la leggenda della cosiddetta “Foresta incantata”, una storia che incanta subito l’animo genuino e puro di Anna, mentre incuriosisce e intriga la mente di Elsa, sempre inquieta sin da piccola.
Il flashback ha termine e si passa al primo piano di Elsa, la regina di Arendelle non riesce più a dormire perché sente una voce che sembra chiamarla a sé con tutta la sua forza ed ecco che ci chiediamo fin da subito: “ Di cosa si tratta?” e siamo spinti sia da una forte curiosità ma anche dall’avvertimento di un pericolo che potrebbe verificarsi a breve.
Da qui parte il viaggio nell’ignoto della nostra Elsa, un viaggio che la trasformerà fino a mutare la sua anima e dovrà raggiungere il profondo degli abissi per ritrovare sé stessa e per capire chi è veramente.
Non mancheranno scene divertenti di Anna, Cristoff e Swen e le ironiche gag di Olaf, personaggio geniale e costruito davvero alla perfezione.
Il doppiaggio è davvero impeccabile: Serena Autieri per Elsa e Serena Rossi per Anna formano davvero una coppia Disney vocalmente perfetta ed insieme ad Enrico Brignano nel doppiaggio del pupazzetto di neve Olaf danno forma ad un vero e proprio evento Disney originale ed unico nel suo genere. La colonna sonora inoltre è cantata da Giuliano Sangiorgi de I Negramaro in modo perfetto e armonioso.
Le canzoni di Frozen il segreto di Arendelle sono le protagoniste della narrazione insieme alle nostre principesse, tanto sono importanti e gradevoli i brani musicali del film Disney che a volte sembra di stare a teatro a vedere uno spettacolo di musical.
Non sarebbe di gran stupore infatti se un giorno si potesse assistere allo spettacolo teatrale musicale di Frozen, in fondo è già successo per altri disney: Mary Poppins, Rapunzel , Aladdin, Il Re Leone sono solo alcuni degli esempi di spettacoli musicali che sia all’estero, (in America a Broadway o a Londra nel West End) che in Italia hanno avuto un successo davvero straordinario e ancora oggi collezionano numeri da record.
Comunque si sa, Elsa senza Anna non va da nessuna parte e anche questa volta non sarà diverso: Anna salverà ancora una volta sua sorella ed Elsa mostrerà ad Anna a sua volta la strada da seguire e il futuro da abbracciare.
La conclusione del film è diversa da quello che lo spettatore si aspetta, un finale diverso, moderno e innovativo che spiazza un po’ i cuori degli spettatori ma che comunque fa rimanere fino alla fine col fiato sospeso.
Per scoprire se stessi forse si deve davvero fare un salto nel vuoto ed è questo che la protagonista Elsa dovrà fare e al suo ritorno una cosa è certa: nulla sarà più come prima.
Frozen Il segreto di Arendelle è una visione che ci spinge ad ascoltare la nostra voce interiore nascosta e a seguirla fino in fondo, anche se ciò potrebbe comportare l’affrontare avversioni e insidiosità.
Come afferma un famoso detto: “ Non è importante la fine del viaggio, ma il viaggio stesso” perché è proprio durante il viaggio che si cambia e si scoprono le radici del proprio essere.
Grazie a Chris Buck e Jennifer Lee per aver creato un secondo capitolo di Frozen così avvincente e originale e per averci fatto sognare ancora una volta rimanendo incollati allo schermo in una durata che sembra sospeso nello spazio e nella memoria del tempo.
Da notare sono inoltre la fotografia e gli effetti speciali usati: la fotografia crea dei colori e delle luci davvero sorprendenti e in alcuni tratti estremamente realistici, mentre gli effetti speciali utilizzati sono straordinari, soprattutto per la creazione del cavallo d’acqua.
La Disney –Pixar infatti ha affermato che per creare questo cavallo di ghiaccio e di acqua sono stati usati degli effetti mai usati prima e che sia stata una missione molto difficile a tratti quasi impossibile da realizzare.
Infine ricordate tutti, come afferma Olaf nel film : “L’acqua ha memoria”!
Scheda del film:
Titolo: Frozen Il segreto di Arendelle
Regia: Chris Buck e Jennifer Lee
Voto: 9