Written by 13:09 A tutto cinema • 10 Comments

Karenina & I: storia di un amore durato un viaggio in treno

Scritto da Arianna Giuliani

“Ero un angelo senza ali, sceso sulla Terra solo per te, volevo insegnarti l’amore, il suo potere, il suo significato. Ebbene si, mi sono innamorata di te”.

Queste sono alcune parole che Anna Karenina pronuncia all’inizio della sua storia d’amore con il suo amante Vronskij.

Oggi non vi parlerò di questo bellissimo e intramontabile romanzo di Tolstoj, ma del film documentario Karenina & I nelle sale dal 19 marzo, diretto da Tommaso Mottola con la voce narrante del premio oscar Liam Neeson che è il narratore della messa in scena di Anna Karenina in Russia.

Il regista Tommaso Mottola è inoltre il marito dell’attrice protagonista Gorid Mauseth.     Questo film è il racconto del lungo viaggio dalla Norvegia verso la Russia dell’attrice norvegese Gorild Mauseth che deve interpretare il ruolo di Anna Karenina nello spettacolo teatrale nella città di Vladivstock.

Il viaggio in questione non è solo uno spostarsi fisico ma è soprattutto un viaggio interiore e psicologico estenuante che Gorild decide di intraprendere a fianco di suo  figlio.                                             Il bambino compare infatti varie volte all’interno della proiezione ed è una figura davvero importantissima per tutta la narrazione.

Le somiglianze tra Gorild e il viaggio che compie con la vicenda di Anna Karenina sono sicuramente evidenti.

L’attrice norvegese decide di intraprendere il cammino verso il teatro di Vadivstock attraverso il mezzoferroviario.

Karenina & I ha vari personaggi principali oltre la bravissima e intensissima Gorild: troviamo infatti il bambino dell’attrice, il marito di Gorild, la compagnia teatrale, gli aiutanti di Gorild per interpretare il ruolo di Anna in russo, lingua mai parlata dall’attrice norvegese e infine abbiamo loro, i treni.                                                                      Ecco che i treni sono subito protagonisti dall’inizio della storia fino all’ultima scena…        i treni scandiscono i tempi narrativi, ci indicano la via da seguire e quanto la meta è vicina.

In fondo i treni in questo documentario rappresentano la vera bussola di Gorild, infatti è come se nei suoi momenti di crisi, di tristezza e di dubbio verso lo spettacolo e il ruolo di Anna i treni la aiutassero a capire se stessa e a ritrovare la strada che sembra perduta.     Caratteristiche infatti sono le scene dove Gorild chiama al telefono in treno per sfogarsi riguardo al suo stato d’animo ansioso verso il ruolo che dovrà ricoprire presto a teatro o prime tra tutte le scene dove per cercare l’identificazione con Anna si ritrova a camminare presso i binari di uno dei treni del suo lungo viaggio e le guardie dall’altro lato della strada dicono: “Ma chi sei? Anna Karenina?”

Molti sono i temi di riflessione del documentario, primo tra tutti sicuramente è il processo di identificazione di Gorild in Anna.                                                                                 Il viaggio verso Vladivstock è così anche un viaggio di identificazione tra l’attrice protagonista e il personaggio che deve interpretare: Anna Karenina.

Non si parla solo di questa identificazione, ma importante è anche quella tra l’autore Tolstoj e la sua eroina tragica Anna.

Dal documentario infatti veniamo a sapere che lo scrittore russo dopo aver abbandonato la sua famiglia come fa Anna per il suo amante, si lascia andare alla morte presso una stazione ferroviaria.

Forse allora Anna è davvero la vera eredità che Tolstoj ci lascia, sicuramente un dono letterario, umano e artistico.                                                                                                               La Gorild decide di andare a visitare dei luoghi cardini che la aiuteranno nell’immergersi a pieno nel ruolo della Karenina: la casa dove Tolstoij scrive il romanzo, la città di Anna ecc.

Quindi, per questo riusciamo a capire quanto in Anna & I sia importante l’ambientazione dei luoghi.

Sono molto importanti le domande che l’attrice protagonista si fa durante il film:    “Perchè ho avuto il ruolo di Anna?” “Cosa può aver spinto davvero Anna ad abbandonare suo figlio piccolo?” “Cosa significava veramente l’amore per Vronskij?” “Cosa spinge una persona a togliersi la vita?” Sono tutte domande a cui forse non esiste nessuna risposta, ma servono a portare chiarezza dentro l’animo della Gorild per interpretare al meglio Anna.

Il film si può definire meta-teatrale perchè è prima di tutto il racconto di una messa in scena teatrale e dopo aver assistito alle varie prove prima dello spettacolo, il nostro viaggio finisce infatti nel teatro russo di Vladivstock con la prima di Anna Karenina.

Questa pellicola è inoltre un’esperienza a metà tra cinema e teatro, unica nel suo genere.  Il documentario è nato grazie ad una campagna record di crowdfunding tra Italia, Norvegia e Russia ed è arrivato finalista come miglior documentario all’European Film Award, tra i migliori cinque ai Nastri d’Argento e vincitore del Master of Art Film.

Si arriva così a viaggio concluso alla consapevolezza che Gorild ha dato tutta se stessa nel ruolo di Anna e che continuerà ad interpretarla nei vari teatri russi e non solo russi.

Grazie ad attrici come la nostra Gorild, Anna Karenina non morirà mai ed insieme a lei non moriranno mai le sue passioni, il suo amore incondizionato verso la vita e i suoi mille tormenti interiori.

Grazie a Tolstoj per avercela donata.

Scheda del film:

Titolo: Anna & I

Genere: film-documentario

Regia: Tommaso Mottola

Voto: 9

(Visited 282 times, 1 visits today)
Tag: , , , , Ultima modifica: 10 Luglio 2019
Chiudi