Scritto da Maria Vittoria Guaraldi
L’immagine più comune di Elton Hercules John, all’anagrafe Reginald Kenneth Dwight, è al piano con una giacca piena di lustrini e i suoi occhiali vistosi. Nel corso della sua lunga carriera ci ha regalato tanti successi frutti anche della storica collaborazione con Bernie Taupin, autore di molte sue canzoni. Ma cosa è successo prima? Come ha iniziato?
I suoi inizi ce li racconta Dexter Fletcher, già regista di Bohemian Rapsody. Il film parte con Elton John che scappa da un concerto con indosso un vistoso costume da diavolo e si rifugia in un centro di recupero per tossicodipendenti. Lì comincia a raccontarsi spogliandosi del costume e senza filtri.
La sua storia procede a ritroso con la confezione del musical e ricca di immagini oniriche, come quella in cui si libra nel vuoto mentre suona il piano durante una delle sue prime esibizioni live. Il film non tralascia le fasi della sua vita più difficili e tutto quello che si nasconde dietro i successi come la dipendenza dall’alcol, dalle droghe, dal sesso e la famiglia che non lo sostiene.
Nella parte di Elton John troviamo Taron Egerton, scelto dallo stesso Elton sia per le sue doti attoriali sia vocali: Egerton canta sempre con la propria voce dando vita non solo a una star ma anche a una persona fragile desiderosa di essere amata così com’è. La sua interpretazione è a tutti gli effetti una versione giovane di Elton resa ancora più spettacolare dal duetto in occasione del Festival di Cannes.
Nel cast anche Richard Madden, noto in Italia soprattutto per la fiction I Medici, nella parte di John Reid che interpreta il suo primo vero amante e poi cinico e venale manager e Jamie Bell- diventato famoso con il ruolo di Billy Elliot- nei panni di Bernie Taupin, storico autore e amico di Elton. Si sottolinea come in tanti anni di amicizia non abbiano ancora litigato. Elton lo considera il fratello che non ha mai avuto.
La pellicola è un crescendo di colori, sogni , risalite e cadute con un ritmo incalzante pennellata dai tanti successi come Your Song, Crocodile Rock, Tiny Dancer e Don’t let the sun go Down.
La sceneggiatura di Lee Hall ci regala un ritratto inedito, spettacolare e estremamente curato di un uomo che è stato lanciato in orbita, una stella tra le stelle, che non ha smesso di far commuovere e incantare il suo pubblico anche con tanti anni in più.
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