America latina è il nuovo film dei Fratelli D’Innocenzo in uscita in tutte le sale dal 13 gennaio 2022, prodotto da The Apartment, Vision Distribution e Le Pacte con un cast formato da: Elio Germano; Astrid Casali; Sara Ciocca; Maurizio Lastrico; Carlotta Gamba; Federica Pala; Filippo Dini e Massimo Wertmuller. La pellicola della durata di 90 minuti circa racconta la storia di Massimo, un uomo di circa 40 anni che come professione fa il dentista e vive in una grande villa con piscina a Latina, la provincia laziale vicino al mare e alle rive leggendarie del Circeo. Massimo è un uomo benestante con un carattere introverso e mite con un buon lavoro, una famiglia e un migliore amico da cui rifugiarsi nei momenti più difficili della vita quotidiana. La vita di Massimo scorre apparentemente in tranquillità e in agiatezza finché un giorno nella cantina di casa sua trova una bambina legata mani e polsi, con un laccio sulla bocca e con il viso e il corpo ricoperti di ferite. La bambina non parla, emette solo forti urli e grida e l’unica cosa di cui sembra davvero avere bisogno è bere acqua e lo fa in modo singolare e inquietante. Si vengono così a creare due mondi per il protagonista: il mondo di sopra, formato dalla moglie e dalle sue due figlie con la vita che scorre in modo più o meno regolare tutti i giorni e il mondo di sotto, dove nella cantina si nasconde la bambina rapita. La vita per Massimo cambia improvvisamente e la sua mente è in continua confusione e sembra non trovare più pace, ma si chiede soltanto chi ha messo la bambina in cantina, da dove viene, se è solo una sua allucinazione e come dovrà gestire l’intera situazione. I D’Innocenzo firmano un dramma familiare in modo oggettivo, autentico, senza dare alcuna forma di giudizio se non attraverso il puro mezzo cinematografico. La vicenda ha un sapore inquietante, distorto e allucinatorio e pone un visione definibile come psichedelica e a tratti talmente claustrofobica che alla fine diventa quasi liberatoria proprio come il sole che riappare dopo un lungo temporale. I registi riescono a creare un’atmosfera filmica così particolare grazie ad una sceneggiatura sempre precisa, singolare ed unica all’interno della cinematografia italiana e a tecniche registiche innovative ed originali. La fanno da protagonista riprese con zoom a dettagli e volti per sottolineare momenti di particolare angoscia, l’uso dei colori metaforici e simbolici, soprattutto il rosso viene utilizzato come colore straniante e ha un impatto molto potente a livello visivo. Il montaggio segmentato inoltre contribuisce a creare una sensazione di suspense che tiene sospeso lo spettatore in un mix di curiosità e turbamento, infine si può affermare che il vero e indiscusso protagonista è Elio Germano che con la sua bravura nella recitazione crea un climax emotivo davvero intenso da cui è difficile rimanere impassibili e inermi. Nel profondo del film non emerge un’unica verità, ma più punti di vista e più prospettive che si intrecciano tra di loro per formare una storia dove non esistono colpevoli o anime innocenti, ma dove al centro di tutto c’è solo e soltanto l’uomo con tutte le sue debolezze, le sue fragilità, i suoi punti di forza e le sue mille imperfezioni. Composto e pensato dai due registi come fine di una trilogia drammatica familiare che vede in Favolacce del 2020 la sua punta di diamante, America Latina contiene varie citazioni tratte dal film horror Dream House, del 2011 dove un uomo (Daniel Craig) a causa di una malattia mentale si crede circondato da affetti e familiari, laddove invece nella vita reale non compare nulla di tutto questo, se non una sorprendente e terribile verità. America Latina non è sicuramente un film per tutti, poichè tratta di un viaggio mentale che lo spettatore compie insieme al protagonista da cui non si stacca mai dall’inizio alla fine del film.
America latina è in uscita in tutte le sale dal 13 gennaio.
Voto: 8
