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Madres Paralelas :Almodóvar non centra l’obiettivo

Madres Paralelas è il nuovo film di Pedro Almodóvar  presentato in anteprima mondiale alla 78° edizione della Mostra del cinema di Venezia come film d’apertura nella sezione del concorso ufficiale. La pellicola è interpretata da un cast stellare formato da: Penélope Cruz nei panni della protagonista, una donna di quasi quarant’anni alle prese con la sua prima gravidanza avuta senza averla programmata, Milena Smit è una ragazza adolescente rimasta incinta per via di una violenza fisica ma che ha deciso comunque di tenere la bambina che porta in grembo, troviamo poi Israel Elejalde, Aitana Sanchez-Gijon e con la partecipazione di Julieta Serrano e Rossy De Palma. Madres Paralelas racconta la storia di due donne che si incontrano per caso in un ospedale di Madrid nel reparto maternità dove partoriscono lo stesso giorno e da quel momento le loro vite si intrecceranno formando un nodo che risulterà molto difficile da sciogliere. Il film di Almodovar racchiude in 123 minuti tematiche molto potenti e tocca corde emotive importanti: la solitudine, la paura, la delusione, l’amore romantico e l’amore puro tra una madre e il figlio sono solo alcuni dei temi trattati nel film. Come in tutti i film del regista spagnolo, anche qui è presente per tutta la narrazione lo sguardo attento al mondo femminile con un occhio sensibile che non giudica mai, forse però Madres Paralelas non fa progressi rispetto ai film precedenti ma ribadisce anzi sempre gli stessi concetti: il film si schiera apertamente dalla parte delle donne mostrando un mondo maschile formato da uomini immaturi, irresponsabili, inaffidabili e spesso violenti. Che siano stereotipi o meno, sicuramente c’è molto di più di questo sia nel mondo maschile che in quello femminile, ma Almodóvar si ferma ancora una volta un passo prima senza cercare di approfondire i due universi diversi per genere ma simili nelle loro fragilità e debolezze. La sceneggiatura infatti è il vero elemento mancante nel film poiché si tratta di una scrittura che genera confusione a livello narrativo e visivo dove tanti sono i temi toccati e laddove si doveva approfondire maggiormente si lascia invece tutto al caos gettando lo spettatore in uno stato confusionale emotivo importante. Questo accade soprattutto riguardo la tematica storica dei Desaparecidos, ovvero di tutte quelle persone arrestate tra il 1876 e il 1983 per motivi politici in Argentina, in Cile e in generale in America Latina delle quali si persero poi le tracce. La pellicola accenna solo in brevi punti alla questione, relativa al bisnonno della protagonista, interpretata dalla Cruz, il quale è stato ucciso senza mai sapere il motivo e di cui non si sono mai ritrovate le tracce. Solo nella parte finale del film viene dedicato del tempo a questa vicenda così importante che invece probabilmente meritava un film a parte. Al contrario i dialoghi sono ben utilizzati e precisi in ogni momento, ma la vera forza sta nella bravura dell’attrice protagonista Penelope Cruz che regge il film interamente da sola catturando l’attenzione anche in momenti più riflessivi e meno incisivi. L’ambientazione risulta luminosa e spaziosa e si divide in due: da una parte è un’ambientazione interna dove la casa della protagonista è la cornice che accoglie i pensieri, le sensazioni e i sentimenti delle due madri e dall’altra è presente l’ambientazione esterna dove si intravede la città sempre soleggiata di Madrid. Il film non è adatto a chiunque, ma sicuramente è perfetto per persone sensibili e attente a temi delicati e profondi come quelli raccontati nel film.

Madres Paralelas vi aspetta al cinema dal 28 ottobre.

Voto: 6

Qui il trailer: MADRES PARALELAS diretto da Pedro Almodóvar – Trailer Ufficiale Italiano – YouTube

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Tag: , , , Ultima modifica: 28 Ottobre 2021
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