“West Side Story” torna al cinema dopo esattamente sessant’anni dal primo adattamento cinematografico diretto da Robert Wise e Jerome Robbins. Steven Spielberg ha raccolto una grande sfida nel dirigere un grande classico del musical. Protagonisti di questa nuova pellicola sono Rachel Zegler e Ansel Elgort. La storia è quella della faida tra due bande nei sobborghi di New York: gli Jets, figli di immigrati europei e gli Sharks, immigrati portoricani. I due gruppi sono da sempre rivali e la loro violenza imperversa sempre nelle strade, nonostante gli avvertimenti della polizia. Da questo odio però nasce un grande amore: quello tra Tony, capobanda degli Jets, e Maria, appartenete alla fazione opposta.
Spielberg sceglie si ambientare la storia in mezzo ad edifici fatiscenti distrutti dalle lotte precedenti. Lo squallore e le infrastrutture fanno da sfondo alla tormentata quanto intensa storia d’amore. Lo spettatore rivive le scene più famose e i brani che hanno reso celebre questo musical come “Maria” e “America”. I due giovani consumano in pochi giorni un sentimento fortissimo tentando invano di sconfiggere l’odio. Accanto a loro troviamo Anita (Ariana DeBose), miglior amica di Maria, Bernardo ( David Alvarez)- fratello di Maria nonché capofazione degli Sharks e Riff ( Mike Faist) , miglior amico di Tony. La storia è molto simile a quella di Romeo e Giulietta ma anche a quella di tanti altri amanti che sono andati contro convenzioni e leggi ingiuste.
Questo adattamento non era di certo un’operazione facile ma Spielberg non si sforza abbastanza. Il film conserva una grana patinata e non subisce cambiamenti tali da distinguerlo dal precedente, a parte il personaggio di Valentina che è interpretato da Rita Moreno, che ha vestito i panni di Anita nel film originale. Di molti personaggi avremmo voluto saperne di più ma purtroppo non ci viene raccontato nulla che vada oltre quello che già sappiamo. L’abilità nelle inquadrature e lo svecchiamento non bastano a riportare sullo schermo una delle più famose storie d’amore mai raccontate.
Maria Vittoria Guaraldi
