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Editoriale di giugno: perché parlare di razzismo dovrebbe essere obsoleto.

Tempo di Lettura: 2 minuti Ecco perchè noi di Hai sentito che musica crediamo che nel 2020 il termine “razzismo” dovrebbe lasciare spazio alla parola UGUAGLIANZA

Manifestazione contro il razzismo - Credit by: www.lagone.it

Avremmo voluto iniziare questo mese di giugno parlando di ripartenza, di speranze e di vita che riprende e invece ci ritroviamo qui a dare ancora una volta un volto alla parola “Razzismo”.

Questo 2020  ha deciso di essere un po’ pazzo e in una mattinata di inizio mese ci ritroviamo ad essere un po’ perplesse. Perplesse perchè parlare di un argomento come quello del razzismo, de “l’uguaglianza tra gli uomini” nel 2020 sembra davvero un po’ obsoleto. Obsoleto come le magliette con le spalline che andavano di moda negli anni ‘90 e sono tornate in auge tra tutte le fasce di età, come la musica indie che riprende le sonorità della musica anni ‘80 pensando di fare innovazione. Eppure siamo qui, con un caffè in mano chiedendoci “ma davvero ancora ci sono queste disuguaglianze nel mondo?” La risposta è sì.

La libertà di essere semplicemente un essere umano è ancora così lontana da far venire i brividi. Perché nel 2020 ancora le persone di colore sono discriminate, picchiate e uccise per questo. Buffo vero? Si perché sembra davvero una barzelletta, il razzismo nel 2020 dovrebbe lasciare spazio alla parola UGUAGLIANZA, ma non è così.
Ancora non è chiaro il concetto che DOBBIAMO SMETTERLA DI SCHEDARE LE PERSONE A SECONDA DELLA LORO RAZZA, ETNIA, CREDO RELIGIOSO, COLORE DELLA PELLE, DEGLI OCCHI O QUALSIASI ALTRO ELEMENTO CHE POSSA CREARE QUALSIASI TIPO DI DISCRIMINAZIONE.

Perché la discriminazione fa schifo, perché vivere in un modo razzista fa schifo, perché non comprendere che la diversità è arricchimento fa ancora più schifo. E noi siamo stufe, stufe di vivere in un mondo che non ha neanche lontanamente afferrato il concetto di “uguaglianza”. E noi invece in questa parola magica ci crediamo ancora. Dobbiamo essere uniti per creare il mondo che noi tutti meritiamo, che meritano i nostri figli, i nostri nipoti e le persone che verranno. Ci sono battaglie che vale la pena di combattere e la battaglia per i diritti umani è una di queste.

Vi lasciamo con le parole della nostra costituzione italiana, da un paese libero la vogliamo metaforicamente inviare ad un altro paese libero che ha costruito nella sua possibilità di riscatto la sua filosofia di vita. L’America e tutti noi deve dire no a tutto questo, è adesso il momento di cambiare. E dobbiamo farlo tutti. Insieme.

L’articolo 3 della Costituzione italiana recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.

Bisogna combattere affinché questo venga rispettato in ogni micro parte di questa bella terra.

Buon Giugno a tutti noi

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Ultima modifica: 8 Giugno 2020
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