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Il Decreto legge Coronavirus di Conte: i punti da chiarire

Tempo di Lettura: < 1 minuto Il Decreto legge Coronavirus di Conte del 10 marzo 2020 spiegato in alcuni semplici punti riassuntivi. Le disposizioni in vigore dal 10 marzo al 3 aprile.

Decreto legge coronavirus Credit by: lasiciliaweb.it

Analizziamo in fondo le disposizioni del Decreto legge Coronavirus di Conte “Io resto a casa” nei confronti del Coronavirus, entrato in vigore da oggi, il 10 marzo e che avrà termine il 3 aprile 2020 :

 

  • Da chiarire il concetto che l’Italia è ormai tutta zona rossa o meglio arancione e quindi tutto il territorio italiano è tutto potenzialmente in pericolo.

 

  • Fino al 3 aprile gli spostamenti potranno avvenire solo se strettamente necessari: cioè per motivi di lavoro, di estrema necessità (spesa al supermercato dove può andare solo una persona alla volta) o di salute.

 

  • Divieto di uscire da casa per chi sente sintomi respiratori e febbre a 37,5 o maggiore.

 

  • Divieto di uscite in gruppi e in luoghi affollati e vietata ogni forma di assembramento tra le persone in luoghi aperti o pubblici.

 

  • I centri commerciali e i supermercati dovranno restare chiusi nei giorni festivi del weekend, sono possibili i servizi di spesa online o consegna a domicilio.

 

  • Bar e ristoranti restano aperti dalle 6:00 alle 18:00 dove vige sempre la regola di stare a 1 metro a distanza, pena la sospensione dell’attività.

 

  • Saranno inoltre chiusi i cinema, i pub e le discoteche fino al 3 aprile.

 

  • Sospensione didattica di scuole di ogni ordine e grado e delle università fino al 3 aprile.

Sono queste le disposizioni del Decreto legge Coronavirus per arginare il rischio di contagi . Sicuramente è un momento molto difficile per l’Italia, ma rispettare queste regole può davvero fare la differenza in un periodo in cui l’obiettivo è limitare la diffusione del Virus. Insieme possiamo farcela.

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Ultima modifica: 10 Marzo 2020
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