Le 5 monete commemorative da 2 euro francesi più ricercate: rarità che fanno impazzire i collezionisti e valgono una piccola fortuna

Che cos’è una moneta commemorativa?

Le monete commemorative da 2 euro celebrano eventi, anniversari e figure storiche.
Sono prodotte in quantità limitate e si distinguono per il loro design unico.

La loro attrattiva nasce da tre fattori: rarità, stato di conservazione e domanda.
Alcune circolano normalmente, altre sono vendute solo in versioni da collezione.

Dalla timidezza all’ascesa francese

La Francia ha debuttato tardi rispetto ad altri Paesi dell’euro.
Dopo i primi esperimenti europei, ha impresso la sua cifra stilistica nel 2008.

Da allora, l’Hexagone ha unito memoria storica e arte incisoria.
Il risultato? Serie attese, esaurite in fretta e spesso rivalutate.

“Una moneta non è solo metallo: è una storia tascabile che passa di mano in mano.”

Le 5 monete da 2 euro che accendono il mercato

1) Presidenza francese del Consiglio UE (2008)
È la prima commemorativa francese da 2 euro, con la scritta “Présidence Française Union Européenne RF”.
Piace per il suo valore “storico” di debutto; in condizioni FDC o in set BU/BE può spuntare un buon premio.

2) 70° dell’Appello del 18 giugno (2010)
Onora il celebre discorso del generale de Gaulle, simbolo della Resistenza.
Il tema fortissimo la rende richiesta, specie in stato splendido o nelle confezioni ufficiali.

3) Abbé Pierre – Centenario della nascita (2012)
Il ritratto con berretto del sacerdote che ha ispirato la lotta contro la povertà è diventato iconico.
Le tirature più contenute e le versioni Proof (BE) rendono gli esemplari migliori molto ricercati.

4) Pierre de Coubertin – 150 anni (2013)
Tributo al padre dei Giochi Olimpici moderni, con motivi grafici evocativi dello spirito sportivo.
Per chi colleziona temi olimpici, è un must; le condizioni FDC/BU fanno la differenza in quotazione.

5) Parigi 2024 – Giochi Olimpici e Paralimpici
Serie recenti vendute soprattutto in versioni BU/BE, con coni d’autore e packaging dedicati.
Gli esemplari perfetti e le edizioni limitate hanno già mostrato rialzi nelle aste tra appassionati.

Perché valgono “una piccola fortuna”

Il valore non è solo numismatico, ma anche emotivo e culturale.
Una storia potente spinge la domanda e sostiene i prezzi nel tempo.

Le versioni in alta qualità, coniate per i collezionisti, subiscono minor usura.
Questo le rende più appetibili e, talvolta, sensibilmente più care.

Come riconoscerle e valutarle

Prima di comprare o vendere, conviene osservare alcuni criteri chiave.
Una valutazione attenta evita sorprese e massimizza il potenziale di rivendita.

  • Tiratura: più è bassa, maggiore la probabile rarità.
  • Stato: da FDC a BE, ogni grado influisce sui prezzi.
  • Confezione: blister ufficiali e cofanetti Monnaie de Paris aggiungono valore.
  • Domanda: temi come Resistenza o Olimpiadi attraggono pubblico ampio.
  • Errori di conio: se autentici, possono valere molto più della media.
  • Provenienza: fatture e certificati rafforzano la tracciabilità.

Stime realistiche

Gli esemplari circolati hanno di solito sovrapprezzi modesti.
Il salto di valore arriva con FDC, BU, BE e versioni limitate.

Alcune edizioni recenti legate a Parigi 2024 hanno già visto incrementi significativi.
Le pietre miliari come 2008, 2010, 2012 e 2013 possono raggiungere decine di euro, oltre in confezioni pregiate.

Consigli rapidi per iniziare

Non serve un grande budget per costruire una collezione solida.
Serve metodo, pazienza e occhio per i dettagli.

  • Specializzati in un tema: UE, resistenza, olimpismo.
  • Preferisci qualità alla quantità, puntando su gradi alti.
  • Conserva in capsule o album anti-acido.
  • Monitora aste, fiere e annunci professionali.
  • Confronta più fonti di prezzo prima di decidere.

Non solo hobby: memoria e valore

Queste monete sono piccoli archivi di storia contemporanea.
Ricordano eventi, idee e persone che hanno segnato la Francia e l’Europa.

Per chi colleziona, un buon esemplare unisce bellezza, memoria e prospettiva di rivalutazione.
E a volte, sì, può davvero valere una “piccola fortuna”.

Terzo Matni

Terzo Matni

Mi chiamo Terzo, fondatore di Hai sentito che musica e appassionato di cultura in tutte le sue forme. Da sempre esploro con curiosità suoni, immagini e storie che fanno vibrare l’Italia contemporanea. Nei miei articoli racconto ciò che mi emoziona, mi sorprende e alimenta la mia voglia di condividere la scena culturale italiana.

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