Written by 11:30 Chiacchiere cantautorali

4 Chiacchere con I Santelena

Intervista di Federica Giuliani e Benedetta Liguori

In un bar del quartiere Monti di Roma in una piovosa domenica di gennaio (credetemi, molto piovosa) abbiamo raggiunto due cantautori romani che già avevamo avuto la fortuna di ascoltare live.

Stiamo parlando dei Santelena, duo composto da Giorgio Gioacchini e David di Nepi. Tra una chiacchiera, un vino e una risata abbiamo parlato della loro storia, del loro modo di vedere la musica e della loro voglia di fare che li ha portati a non mollare mai, nonostante gli impegni e le difficoltà.

Vi lasciamo alle parole di Giorgio e David, i Santelena!

Come vi siete conosciuti e come è nato il progetto?

Suoniamo insieme da tre anni circa, quando abbiamo riformato il gruppo Santelena, che in realtà ha molti più anni. Abbiamo iniziato nel 2009. Nel corso del tempo poi alcuni elementi della band hanno lasciato per altri impegni, e siamo rimasti in due. Il progetto iniziale era quello de I Supergente. Questa è stata la spinta per ricominciare con i Santelena in seguito. Abbiamo iniziato a creare molte canzoni più velocemente, eravamo un duo semi-elettronico dove potevamo cantare le nostre canzoni registrandole in poco tempo, senza la band dietro. Il progetto però è durato pochissimo perchè non eravamo abituati a suonare senza strumenti, non eravamo pronti. Siamo passati da una realtà anni 90′, quindi batteria, chitarra, e quindi a suonare con gli strumenti dietro di noi, ad un ragazzo che inseriva le basi. Non ci sentivamo a nostro agio.

Come mai “Santelena”?

Dieci anni fa avevamo iniziato con Tommy Gaburro, che oltre ad essere uno degli amici più cari, è quello che ha ideato il nome. Non ha un senso particolare, abbiamo provato a trovare tantissimi nomi, abbiamo passato mesi a cercarlo, poi una sera in macchina è nata l’illuminazione.

Quindi dopo il breve percorso con il progetto “Supergente” avete deciso di riformare “Santelena”

Si, l’ultimo e unico live dei Supergente è stato al Circolo degli illuminati. Dopo abbiamo capito che quella realtà lì non faceva per noi, e abbiamo iniziato anche a perdere un po’ la motivazione, che però poi ovviamente è ritornata.

Come mai avete scelto ” rimani qui” come singolo?

(Risponde David): È una canzone che ho scritto in un momento in cui era andato in vacanza e aveva molte ansie e preoccupazioni, è una canzone nostalgica.

Il testo della canzone è, come hai detto, nostalgico, ma il video della canzone esprime un sentimento completamente differente, come mai la scelta?

(Risponde David): Una delle domande che solitamente ci fanno è ” come ti sentivi quando hai scritto questo pezzo?” Io credo sostanzialmente una cosa: la canzone non cresce nello stesso modo in cui è nata, le esperienze di vita portano poi a cambiarla, come la nostra vita. Quindi è vero che il pezzo è nato da un momento complicato, ma se oggi dovessi dirti cosa penso di Rimani qui, ti dico che è una canzone gioiosa che mi ha fatto vedere la vita con altri occhi. Siccome il video è nato molto tempo dopo la canzone (il brano è del 2017), rispecchia questo sentimento che ho adesso.

Come mai avete decido di farla uscire ora?

Pensavamo che fosse una canzone che non avrebbe avuto un riscontro positivo, perchè nasce con il progetto precedente. Era finita nel dimenticatoio, ma ci siamo resi conto che  per noi aveva un potenziale e, dato che era già pronta, abbiamo deciso di pubblicarla. Stiamo lavorando  all’uscita del vero singolo dal punto di vista di “novità”, si intitolerà Ciao Rome. In questa canzone, raccontiamo di questa città che tutti noi amiamo ma che spesso lasciamo magari per andare a cercare fortuna all’estero. “Londra è bella si ma il sole a Oxford street non c’è mai” .

A proposito di questo, Roma sta vivendo un momento musicale movimentato, quasi tutti i nuovi musicisti della scena indipendente sono Romani

La cosa bella è che grazie a questo movimento si è tornati ad ascoltare la musica italiana, e questo ti da anche la spinta a contribuire

Cosa farete nel futuro a livello progettuale?

Premesso che noi non abbiamo nessun aiuto, la strada più fattibile sarà quella di far uscire dei singoli volta per volta e successivamente completare il disco.

Sogni?

Beh, lo step per far capire a più persone possibili che noi siamo una band è quello di uscire sull’analogico, non solo sul digitale, magari con un vinile. Per noi è fondamentale la parte digitale ovviamente, ma quanto sarebbe bello avere una copia fisica con un riscontro reale con il pubblico?

Ovviamente ci siamo fatte promettere di ascoltare il nuovo singolo in anteprima e sinceramente non vediamo l’ora!

Ringraziamo i Santelena e vi ricordiamo che potrete ascoltare tutti i loro pezzi sulle piattaforme digitali, noi vi lasciamo il link Spotify.

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Tag: Ultima modifica: 10 Luglio 2019
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