LA TUA ESISTENZA UN CAPOLAVORO, LA PIU’ BELLA DELLE POESIE.
Quando abbiamo pensato a queste “chiacchiere” con Alberto, il suo nuovo album ancora non era uscito, ma già una cosa era chiara: Bianco ama la musica. Sembra una banalità, ma in realtà è proprio da questo amore che nascono cose belle. Non importa se già conoscete Bianco come cantautore oppure no perché ascoltando il suo nuovo progetto, Quattro, è chiaro che Bianco è Quattro. Questo per una serie di motivi: i testi scritti che richiamano spesso la sua Torino, le sonorità che ricordano questa città industriale del nord (soprattutto nella prima parte dell’album) e il nome, Quattro, che fa diventare Bianco -> Bi4nco, un po’ come dire “Quattro è me e io sono Quattro”. L’autenticità e l’onestà di questo lavoro sono le cose che più colpiscono dopo l’ascolto, il coraggio di voler mostrare come si è e cosa si ama senza maschere ed orpelli. Non servono molte altre parole dunque per descrivere e vi lasciamo alle nostre “Chiacchiere Cantautorali” che in questo caso non potrebbero avere titolo più adeguato!
CONSIGLI DI LETTURA: Ascoltando il suo nuovo album rigorosamente con cuffie o auricolari (noi amiamo anche il vinile, ma questa sappiamo essere scelta per pochi!)
Come inizia la passione per la musica per Bianco?
Inizia da bambino, quando ancora non decidevo io che cosa ascoltare. A casa mia si ascoltava parecchia musica anche se in macchina le cassette erano sempre le solite…Battisti, Vasco degli anni 90 e pochi altri.
Quali sono gli artisti a cui ti ispiri?
Mi piacciono molto i folk singer americani tipo Father John Misty o band tipo Dr. Dog. Nei miei ascolti anche tanti italiani.
Hai tre album all’attivo: qual è stata l’evoluzione artistica di Bianco nel realizzare questi tre progetti?
Riprendendo proprio il tuo brano, quand’è che si smette di fare danni secondo te ed è giusto smettere?
Spero di non smettere mai.
Parliamo del tuo nuovo album Quattro uscito il 19/01. Com’è nato questo nuovo progetto?
È un disco suonato e pensato da musicisti. Le regole di mercato abbiamo cercato di tenerle fuori dallo studio e di inventarci una strategia di marketing a mix finito. Ultimamente mi sembra che funzioni al contrario.
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