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Chiacchiere cantautorali con Carlo Bolacchi

-Com’è nato il tuo percorso musicale, dove hai iniziato e da dove sei partito? Io sono abbastanza nuovo del settore musicale, ho 31 anni e sono arrivato un pò tardi.     Mi esibisco live da meno di dieci anni, lavoro da quando avevo 19 anni, sono un operaio metalmeccanico e il tempo per la musica non è sempre stato molto.            Nel 2010 ho formato la mia prima band con la quale ci siamo esibiti per tre anni, dopodichè ho iniziato il mio percorso da solista e sono stato completamente a mio agio nella situazione acustica con chitarra e voce.

I brani sono tutti scritti da te? Hai mai pensato di intraprendere il percorso dell’autorato?                                                                                                       Si, i brani sono tutti miei. In realtà a me piacerebbe perchè la cosa che amo di più fare è scrivere canzoni, non è nè cantare nè suonare, e attraverso questo esce fuori la mia parte caratteriale più introversa.

-Dal vivo però rendi molto, abbiamo avuto l’occasione di ascoltarti e ci sei piaciuto molto

Grazie mille! sul palco mi ci trovo bene, però in realtà amo mettermi in camera e scrivere, senza pressioni. Io sono un tipo allegro e solare, ma allo stesso tempo sono molto introverso, e nello scrivere viene fuori questa parte più chiusa del mio carattere.

– Quali sono gli artisti italiani a cui ti ispiri e che stimi di più?                           Oltre l’Italia io  sono sempre stato un grande fan degli Oasis e delle band inglesi di quel periodo. Per quanto riguarda gli artisti italiani prediligo De Gregori, De Andrè, mi piacciono anche molto i cantautori degli anni 90 e di oggi stimo molto Motta e Calcutta.

-Come vedi il panorama musicale italiano?

Beh, qualcosa sta cambiando sicuramente, tanti artisti provenienti da percorsi non legati ai talent ora sono conosciuti a livello nazionale e piacciono, soprattutto molti cantautori della scena romana.

-Hai ragione, inoltre soprattutto a Roma, ogni sera ci sono parecchi locali che propongono nuova musica e nuovi artisti, spesso noi dobbiamo scegliere o dividerci le serate per poter ascoltarli tutti.

Invece in Emilia Romagna al momento non è così. Tempo fa c’erano molti locali dove poter far conoscere la propria musica, al giorno d’oggi invece non è più così.

Il tuo genere è quello della canzone Paolo Fox, tuo grande successo ?            Si, ma non solo. Ho scritto anche pezzi più riflessivi, mi piace il fatto di riuscire a scrivere anche testi più leggeri e vorrei trovare un equilibrio fra questi due generi.

-Con quale etichetta discografica sei?

Sono con la Mescal, il mio progetto cantautorale da solista è nato con Marco Montanari, ci conosciamo ormai da sette anni, e lui è stato il primo a credere nel mio progetto e lo ha portato avanti con pazienza.

– Progetti futuri?

Al momento non c’è un disco in arrivo. O meglio, c’era, però mi sono accorto  che  non mi rispecchia più e non penso di pubblicarlo, almeno adesso.

Ti fa onore rinunciare alla pubblicazione di un album pronto perchè al momento non ti rispecchia, sei molto sincero e per questo ti ringraziamo

Grazie mille ragazze, nella vita si cambia e spesso ciò che creiamo poi dopo un po’ non sentiamo più  nostro, e ritengo giusto non pubblicarlo.

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Tag: , Ultima modifica: 10 Luglio 2019
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