Intervista di Benedetta Liguori
Francesca dei Fran e i pensieri molesti racconta ad “Hai sentito che musica” il percorso di questa band e il suo nuovo singolo Mania, pubblicato il 10 maggio.
Iniziamo a conoscere la tua band, come nasce questo progetto?
Nasce in realtà da un fallimento. Il miei progetti precedenti sono sempre finiti perché ero l’unica che voleva fare questo nella vita e non solo per hobby. Dopo diverse situazioni ho deciso di provare un’ultima volta, iniziando con Lorenzo Giannetti, che è uno dei musicisti attuali e con altri due ragazzi che però non avevano intenzione di intraprendere un qualcosa di serio come lo intendevo io. Successivamente sono entrati nel progetto Jacopo Di Nardo e Roberto Testa, che hanno completato la formazione.
Come mai la scelta di questo nome?
Fran, perché io mi chiamo Francesca e sono cantautrice, quindi mi occupo della stesura dei testi e la composizione delle melodie principali, “i pensieri molesti” per dare forma anche ai tre ragazzi che suonano con me. Questo nome però ha anche una doppia valenza:Una riguarda il fatto che i testi che scrivo non parlano solo d’amore ma trattano anche di tematiche sociali che dovrebbero scatenare i “pensieri molesti”. L’Altra motivazione è legata a ciò che ci ha fatto “scoprire” questo nome, ovvero al Festival dell’oriente a Torino, abbiamo visto un banchetto dove c’erano dei “grattacapi” cinesi per effettuare dei massaggi alla testa, e dopo aver provato “Fran e i Grattacapi” che suonava male, abbiamo optato per “Fran e i pensieri molesti”.
Nel 2017 avete pubblicato il vostro primo album, rispetto al singolo che avete pubblicato, cosa è cambiato a livello musicale o testuale?
Il primo album era completamente autoprodotto, non ci siamo rivolti a nessun esterno per aiutarci nella produzione, quindi era più amatoriale. La nostra mentalità inoltre in questi anni è cambiata tanto, siamo cresciuti e più consapevoli. Le motivazioni per cui abbiamo cambiato completamente genere sono molteplici. La principale riguarda il fatto che scrivendo e crescendo ho cambiato il mio modo di essere. Abbiamo quindi deciso di sperimentare, rivolgendoci in Marco Libanore, e con lui abbiamo passato un anno e mezzo di ricerca per tirare fuori un genere che potesse essere nostro a tutti gli effetti, con diverse sonorità.
Parlami del nuovo singolo Mania
Mania è il pezzo dell’album che più mi rappresenta. Superficialmente potrebbe sembrare solo un brano d’amore, ma analizzando in maniera più attenta ci si può rendere conto che la principale tematica è un’altra:l’ansia. Io soffro di ansia patologica da diversi anni, e ho provato a raccontare in un pezzo come questo fattore influisca nella vita di tutti i giorni e soprattutto nelle relazioni di amore.
Mi piace molto anche il videoclip legato al pezzo, raccontami di come è nata l’idea di girarlo in maniera così particolare?
Noi lavoriamo da qualche anno con lo stesso video maker perché ci troviamo molto bene, Matteo Rocchi. Abbiamo deciso di fare un video minimal che per una volta mettesse al centro noi, senza vestiti, per mettere al centro anche qui l’ansia, la tensione dei corpi. Inoltre abbiamo deciso di darci anche una serie di baci includendo anche due comparse che poverine sono state trascinate in questa cosa (ride) per lanciare anche un messaggio sociale in merito alla situazione che stiamo vivendo attualmente.
