Written by 14:42 Chiacchiere cantautorali

Chiacchiere con Roberta di Mario

Intervista di Benedetta Liguori

Oggi ci immergiamo insieme in un mondo fatto di tasti bianchi e neri e di tanta poesia. Roberta di Mario ci parla dei suoi ultimi singoli e del nuovo disco, Disarm che uscirà prossimamente con la Warner.

Voglio iniziare con il chiederti del tuo singolo uscito di recente

Leda and the Swan è il secondo singolo che anticipa Disarm, l’album che uscirà prossimamente con la Warner, come il mio precedente lavoro. Questo singolo è una ballade in Fa diesis minore che amo tantissimo, è stato un’atto creativo piuttosto potente, di alto contenuto. Il singolo si ispira al mito greco omonimo, una storia di seduzione in cui il Dio greco Zeus seduce tramutandosi in cigno la figlia del re di Sparta, Leda. Quindi racconta di una seduzione, ma soprattutto del disarmarsi al desiderio, alla passione. Come anche Walzer in A minore, il primo singolo pubblicato. Questo perchè Disarm è un concept album di 11 brani che descrive il disarmo in ogni senso e in ogni direzione.

Come è nata l’ispirazione per questo secondo brano?

A Milano ho visto un quadro che si ispira proprio a questo mito. Dopo esserne rimasta colpita, dal titolo e dal cigno, sono andata a documentarmi. Il cigno è un animale che ammiro molto, sia per la sua grazia che per il suo lato più violento. In più un’altro elemento che mi lega a questo fantastico animale è una poesia dedicatami in cui vengo definita cigno lupo. Dopo varie ricerche ho scoperto che questo mito ha ispirato tantissimi artisti, tra cui addirittura Michelangelo. Io ho rappresentato questa intermittenza tra grazia, poesia e violenza, caos a modo mio con i tasti bianchi e neri, e spero di esserci riuscita.

Come mai per rappresentare il tuo futuro album hai scelto questi due singoli?

Il Walzer in A minore è stato il primo singolo perchè nato già come colonna sonora per supportare un’organizzazione culturale piuttosto importante sull’immigrazione e l’integrazione con l’intento, in un momento in cui si costruiscono muri, di costruire ponti veicolando attraverso la musica tolleranza, per un futuro migliore. Leda and the Swan invece l’ho scelto perché al suo interno è presente anche il dominio maschile rispetto alla donna. Al giorno d’oggi ad esempio sono pochissime le pianiste e compositrici donne.

All’attivo hai tre album, quasi quattro, come definiresti il tuo ultimo lavoro in uscita e come definisci te stessa come crescita in questi anni di musica?

Sicuramente questo è l’album più maturo e più vicino alla me di oggi. Ogni persona sulla faccia della terra subisce un’evoluzione, e la sua produzione, in questo caso artistica, va a rispecchiare la sua identità, il nostro privilegio è trasmettere questi cambiamenti mediante la musica. Nei miei due primi album: Tra il tempo e la distanza e Lo stato delle cose, è presente anche la mia anima cantautorale, che ho messo momentaneamente nel cassetto iniziando con Illegacy, il mio terzo album. Quindi oggi, il mio ritorno verso casa è proprio verso la musica puramente pianistica. Sono molto contenta di questo perchè ci arrivo non solo da interprete, ma come compositrice.

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Tag: , , , , Ultima modifica: 10 Luglio 2019
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