Tra i numerosi ospiti della serata all’Auditorium della Conciliazione, non è mancata la presenza di Enrico Nigiotti, che ha voluto mettere la sua musica al servizio di un tema molto importante. Ecco l’intervista al giovane artista che, prima di salire sul palco, ha scambiato quattro battute ai nostri microfoni.
Play storie per cantare e per raccontare. Quanto è importante la presenza maschile quando si tratta di donne?
Beh sicuramente, mi è capitato di vivere di riflesso esperienze del genere e sono consapevole che per quanto possa farmi piacere essere qui, non bastano due canzoni per cambiare le cose. Fortunatamente grazie alla medicina, pian piano, si sta cercando di risolvere quello che ormai è un grandissimo e tragico problema della nostra società.

Si è parlato di prevenzione con la Komen e la Race for the cure, da oggi si parla anche di condivisione?
Si, al giorno d’oggi anche i social possono aiutare in questo senso.
Un consiglio ai 5 finalisti del contest musicale promossa da Play! Storie che cantano?
Gli auguro, al di là di questa serata, di riuscire a fare ciò che sognano. Il segreto per riuscire è provare.
Portare la tua musica su un palco come questo quanto è importante per te?
In generale suonare davanti alle persone è tutto per questo mestiere. Se vuoi davvero fare il musicista è fondamentale condividere la propria musica, e soprattutto è bello.
Voi artisti avete la fortuna di essere una grande cassa di risonanza, cosa ti aspetti alla fine di questa serata? Che ci sia un interesse maggiore al tema?
Questo tipo di eventi servono soprattutto per le persone che vivono questo tipo di difficoltà e, per due ore, possono non pensare al problema. Questo è già un grande risultato. Scrivo canzoni, non sono Dio, non posso curare, ma posso lenire, come un amico che ti fa ridere raccontandoti una barzelletta o un film in tv. Certe cose purtroppo rimangono, però, per un attimo anche non pensarci è utile e, nel mio piccolo, cerco di fare questo.

Perché non fare un Contest maschile per le donne?
Si può fare di tutto, perché no!

Oppure un team Nigiotti alla Race for the Cure!
-Ride- Si, però io al massimo alleno!

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[…] mese fa a “Play – storie che cantano” e abbiamo fatto lui qualche domanda. Clicca qui per l’intervista. Il giovane cantautore ha espresso l’amore nei confronti del pubblico […]