La musica italiana non sarebbe di certo la stessa senza Fernando Alba. Descriverlo è semplice: un tuttofare e servitore della musica, parlare con lui dei suoi progetti vuol dire tuffarsi dietro a mille vite diverse e forse trovarne tante altre all’interno.
Fernando Alba è così, inarrestabile e innamorato della musica. Non siamo state sorprese nell’apprendere che proprio lui con la sua casa discografica, la Maqueta Records, sarebbero stati i primi ad organizzare un live post-covid. E la musica italiana ringrazia.
Qui la nostra video intervista
Fernando Alba è l’uomo dalle 5-6 vite ma tutte legate alla musica italiana. Raccontaci un po’ della tua vita.
Diciamo che io sono un cantautore prestato alla discografia, sono anche produttore artistico e ho una mia casa discografica che si chiama Maqueta Records di cui fanno parte anche Alessandro Paolinelli e Domenico Aziolina.
Com’è vivere la musica italiana sotto tutti i punti di vista?
Diciamo che sono spesso sopra e sotto il palco. Vivere la musica a 360 gradi vuol dire amare una donna non solo per l’aspetto esteriore ma anche interiore. Riuscire a scrivere una canzone per poi produrla, metterla sul mercato e organizzare gli eventi ti permette di vedere davvero tutti gli aspetti della produzione e post produzione. Negli ultimi tempi mi sono dedicato anche a fare videoclip. I miei li ho sempre girati da solo e da qualche anno li sto realizzando anche per altri artisti. Mi sto divertendo molto.
Parlando del tuo ultimo singolo, Pensiero Fisso, come è nata l’idea della canzone e del videoclip?
Il videoclip di Pensiero Fisso l’ho girato a Milano poco prima iniziasse il lockdown e la canzone è uscita il 1 maggio quindi poco prima di essere liberati. La canzone è uscita fuori da un cassetto, avevo già scritto ritornello e mezza strofa e ho deciso di completarla perché mi hanno detto una volte che quando scrivi una canzone se la prima cosa che viene fuori è il ritornello o rimarrà incompleta per sempre o diventerà una hit. La mia fortunatamente si sta comportando come tale, non è una hit ma sta andando bene. Sono molto felice.
Quando hai girato il videoclip di Pensiero Fisso ti aspettavi sarebbe successo tutto questo?
In realtà in quei giorni ero a Sanremo e tornando ho fatto il videoclip e sono riuscito a tornare a Roma in tempo. A Milano la situazione era veramente grave, non avrei mai immaginato che tutti avremmo avuto l’occasione di rimanere a casa tutto questo tempo a riflettere sia su come viviamo sia a tirare fuori cose che non abbiamo neanche il tempo di guardare.
Come hai vissuto la quarantena?
Io ho fatto in modo di tirare le somme di quelli che erano stati i primi 20 anni del 2000 e ho rimesso in piedi la casa discografica e ne ho aperta un’altra. La mia quarantena l’ho passata a ristrutturare casa, dove la casa è la mia attività artistica e lavorativa.
Ultima battuta per quel che riguarda il futuro: cosa vorresti per te e la tua casa discografica?
Non è solo per la mia casa discografica ma per tutte le persone che lavorano e ruotano intorno auguro ogni bene. Per me stesso mi auguro di avere la possibilità di fare musica per altri 20 anni in modo da arrivare a 40 anni di carriera.
Avete già letto la nostra intervista al mitico Luvespone? Qui il link

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