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Igor Nogarotto e “Eleonora sei normale” per tutte per persone che soffrono di disturbi alimentari

Tempo di Lettura: 4 minuti Nasce da Igor Nogarotto la canzone “Eleonora sei normale”per tutte le persone che soffrono di disturbi alimentari e le famiglie. Scopri com’è nato il progetto.

Nasce con Igor Nogarotto un bellissimo progetto per dare un supporto a tutti i ragazzi che soffrono di disturbi alimentari e alle famiglie. Una canzone per dire di non sottovalutare un problema che è sempre più evidente nelle giovani generazioni del mondo, non solo in Italia. Che possa essere un inno per tutte quelle persone che non si sentono a proprio agio con il loro corpo e hanno un brutto rapporto con il cibo. Scopri com’è nata “Eleonora sei normale” 

Eleonora sei normale

Igor Nogarotto e il progetto “Eleonora sei normale

Partiamo dal principio e quindi dalla genesi di “Eleonora sei normale“. Come è nato il brano? 

Nasce da una storia vissuta in prima persona. Frequentavo una donna con una figlia con problematiche di bulimia. Questa ragazza, Eleonora, non ha retto il peso della malattia, vedeva sui social che tutte le sue amichette si divertivano mentre lei se ne stava chiusa in casa, solitaria, e ad un certo punto ha deciso di farla finita. Prima di farlo ha lasciato un biglietto, una poesia che raccontava il suo dramma esistenziale. La madre ha poi chiesto a me se volessi musicare quelle parole, in modo da utilizzare il veicolo emozionale della musica per sensibilizzare sui disturbi alimentari, affinché il sacrifico della figlia non restasse vano.

Scrivere di un tema come questo non è semplice, soprattutto nel modo in cui lo hai fatto tu. Com’è stato approcciarsi alla storia di questa ragazza? 

Eleonora l’ho vissuta per qualche tempo. Quindi immaginerai come il suo percorso abbia coinvolto anche me. Poi per trovare una formula canzone che fosse coerente e che sapesse valorizzare il testo, prima ancora della parte musicale, ci ho messo tantissimo tempo. Non trovavo una melodia e degli accordi che mi soddisfacessero, ho scritto e cestinato la composizione decine di volte. Fino a quando con un semplice giro armonico di 4 accordi (SI- SOL RE LA) il pezzo girava, il testo era protagonista e magicamente percepivo che la canzone fosse pronta per essere presentata e cogliere nel segno.

Cosa speri di comunicare a tutte le persone che ascoltano e ascolteranno “Eleonora sei normale”? 

Il fatto di cronaca accaduto è drammatico, ma questo progetto ha una valenza assolutamente pro-positiva: in accordo con la madre di Eleonora, vogliamo trasmettere un messaggio di speranza, perché dalla patologia dei disturbi alimentari (siano essi bulimia, anoressia, obesità o altri) se ne può uscire. Ma occorrono informazione, prevenzione e soprattutto infondere consapevolezza dei rischi che si corrono se ci nutre poco e male, per in-seguire i modelli propinati dai social network. In generale, ogni persona depressa o non realizzata, se riuscisse a parlare a se stessa e a capire cosa davvero la appassiona ed iniziasse a lottare per realizzare i propri obiettivi, si eviterebbero molte malattie: molte patologie partono dalla mente, prima ancora che dal corpo.

Com’è nata l’idea del videoclip del pezzo? 

Anche la gestazione del video è stata lunga. In simbiosi con il regista Simone Gazzola ci abbiamo lavorato per mesi. Occorreva trovare un equilibrio tra il non essere eccessivamente cruenti e il non essere troppo easy: alla fine, grazie a molte metafore sceniche pensate da Simone, credo che siamo riusciti a trasmettere unestetica emozionale sensata, che contempla oltre alla bellezza delle sequenze uninquietudine di fondo, non eccessiva, ma un po cruda e capace di risvegliare lattenzione di chi lo guarda. Sono convinto che ciò fosse necessario, perché bisogna far capire che si rischia di morire di disturbi alimentari.

In un momento come questo, per tutti i ragazzi con disturbi alimentari devessere ancora più difficile restare in quattro mura, senza poter uscire all’aria aperta e liberare la mente. Cosa ti senti di dire a tutti questi ragazzi? 

In collaborazione con Maria Vittoria Strappafelci autrice del libro Il digiuno dell’anima: una storia di anoressia” (che ha vissuto lanoressia sulla propria pelle per poi sconfiggerla) ed il Maestro Alessandro De Gerardis (speaker e musicista) abbiamo dato vita al movimento NON SIETE SOLI: per ora è una pagina Facebook dove raccogliamo le testimonianze di persone che soffrono di disturbi alimentari (e dei genitori con figli malati) che poi racconteremo ai nostri eventi nelle scuole per far conoscere storie di vita e far capire meglio il messaggio. Il titolo Non siete soli è nato spontaneamente dai tanti commenti giunti sui social da parte di persone che mi hanno scritto che grazie al progetto Eleonora sei normale ci sentiamo meno soli: per chi legge questa intervista, contattateci, parliamone insieme e troviamo tutti uniti un modo per aiutare chi soffre di questa patologia.
#NONSIETESOLI clicca qui 

Progetti in programma? 

Ci sono in cantiere, non appena sarà possibile, ospitate televisive ed eventi nelle scuole. Daremo seguito al progetto Non siete soli di cui ti ho parlato pocanzi anche live.

Pubblicherò nei prossimi mesi il mio nuovo disco D Di Donne: un concept album completamente dedicato al mondo femminile in tutte le sue 10 tracce: con un pizzico di orgoglio, dico che è un unicum nella storia della musica, in quanto tutte le 10 canzoni contengono già dal titolo un nome di Donna: sia esso nome proprio (Amanda, Eleonora sei normale, Elisabetta, Margherita, Eva piangeva, Sarà Sara) o figurato; sono infatti rappresentate tutte le generazioni femminili: nipoti, figlie, mamme, nonne (Mamma Ciao, Io ci sarò Figlia mia, Ninna Nonna) in una sorta di cerchio della vita di cui la Donna è la sorgente e la foce.

Più in generale, progetto di non smettere mai di fare Musica: per me sarebbe come smettere di respirare.

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Tag: Ultima modifica: 19 Marzo 2020
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