Written by 14:00 Chiacchiere cantautorali

Il ritorno dei Lost – Chiacchiere

Intervista di Benedetta Liguori

Walter Fontana, frontman dei Lost, ci parla della rinascita di questa band che con i suoi 3 album (XD; Sospeso e Allora sia buon viaggio) hanno accompagnato la vita di molte persone (tra cui anche me) e lo fanno ancora. Nel mio caso ho ascoltato la loro musica (consumato i loro album) nel corso della mia adolescenza, e ho legato ogni pezzo ad un momento preciso di essa. Sono molto contenta che abbiano deciso di ritornare a fare musica insieme, ma adesso bando alle ciance. Una canzone buona è il loro ultimo singolo, continuate a leggere per scoprire di più sulla genesi del brano!

La vostra musica è stata la colonna sonora della mia adolescenza, e sono molto contenta che abbiate deciso di tornare a suonare insieme. Partiamo proprio da questo, come è stato riprendere a lavorare insieme?

Ricominciare è stato molto naturale e soprattutto molto bello. Penso che questi anni di lontananza ci hanno permesso di crescere molto come musicisti, e nonostante il tempo è rimasta intatta l’amicizia e la voglia di suonare insieme che ci accomunava. Sembra quasi che non ci sia stato un periodo di stop.

Raccontaci della genesi del vostro ultimo singolo Una canzone buona

Rappresenta esattamente ciò che siamo in questo momento. Quando abbiamo deciso di rimettere in piedi la band, ci siamo incontrati in studio a buttare giù un po’ di materiale ma non eravamo ancora convinti che fosse quello giusto per ripartire. Una notte poi in maniera del tutto naturale e senza preavviso mi è venuta in mente questa melodia, da cui poi è nato il testo. Tante volte si lavora e ci si concentra per scrivere “la canzone buona” senza successo, poi all’improvviso quando meno te l’aspetti arriva.

Cosa rappresenta il pezzo per voi?

Rappresenta un cambio di sound, perché non abbiamo mai affrontato questo tipo di sound prima, e una crescita da punto di vista della tematica. Affrontiamo sempre il tema dell’amore o dei vissuti di una persona, ma stavolta visti con gli occhi di un trentenne.

Come è nata l’idea di girare questo videoclip?

Volevamo creare qualcosa di non banale, ci siamo allontanati dal girare la classica scena della band che suona oppure di raccontare una storia d’amore. Ciò che avevamo in mente era di rappresentare il messaggio principale del testo, ovvero l’amore, in ogni sfaccettatura. L’amore può essere in tante cose, per una persona, per una passione, per la vita.

A cosa state lavorando al momento?

Stiamo lavorando a tantissimo materiale, all’album ci penseremo l’anno prossimo, ma ora il nostro obiettivo è quello di tornare a far ascoltare tantissima musica nuova. Anche perché in un periodo come questo la fruizione della musica è cambiata, il disco è stato un po’ penalizzato, perché la gente si è abituata a seguire meno un disco intero ma a soffermarsi sulle singole canzoni.

A questo proposito, come vedi l’ascoltatore medio rispetto al 2010?

Beh, oltre all’ascoltatore è cambiato proprio il modo di vedere la musica, che è diventata quasi un mordi e fuggi, un mondo molto veloce. Negli ultimi anni inoltre c’è stato anche un’altro grande cambiamento grazie alla nuova ondata Indie\pop, dove vengono affrontati dei temi in maniera insolita, con un nuovo modo di scrivere che apprezzo molto. Se questo genere musicale sta andando alla grande e la gente si sofferma sui testi allora vuol dire che nonostante la velocità del mondo discografico al giorno d’oggi, l’ascoltatore è comunque molto attento al testo e dimentica facilmente una canzone che l’ha colpito.

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Tag: , , , Ultima modifica: 10 Luglio 2019
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