Intervista a Gerardo Tango
Chi è Gerardo Tango? Questa volta vogliamo lasciare la parola a lui e farcelo raccontare da lui stesso.
Buona lettura!
- Un cantautore preparato e con tanta gavetta alle spalle. Ti va di raccontarci quali sono state le tappe principali della tua carriera musicale fatte fin ora e che tipo di cantautore è Gerardo Tango oggi?
Domanda impegnativa, cercherò di non dilungarmi. Sicuramente devo a un concorso organizzato da due colleghi torinesi di adozione Federico Sirianni (genovese) e Tiberio Ferracane (siciliano) la spinta per pubblicare il mio primo album. Tra il 2015 e il 2016 ho vinto insieme a Carlo Valente, collega reatino che saluto, la prima edizione di Duel Cantautori a Confronto a Torino appunto, davanti a musicisti veramente bravi. Questo mi ha dato la consapevolezza di essere, di essere una goccia, ma di esserci in questo mare che è la Canzone Italiana. Poi sono venuti altri premi, il Gran Premio Manente nel 2016, Botteghe D’autore nel 2017, Sottotoni nel 2017, il Premio Bruno Lauzi nel 2018. Sicuramente le due candidature al premio Tenco nel 2016 con “Una Donna” il mio primo album e con la canzone “La Borsa di Piero” dedicata a Piero Ciampi, sono trai più bei riconoscimenti che io abbia ricevuto. Nel frattempo ho pubblicato 3 album a nome mio: “Una Donna” nel 2016, “il Vento è forte qui…si vola meglio” nel 2018 con Isola Tobia Label del grande cantautore Carlo Mercadante, e “Tempio Instabile” a fine 2022 con Suoni Indelebili. Infine altri due album con i Magic Sun, band in cui cantavo in Inglese.
2. Che genere di musica ti piace comporre e quali sono gli artisti a cui ti ispiri maggiormente?
Altro domandone, mi ispiro a tanti artisti Italiani e stranieri, ascolto vari tipi di Musica, Rock, Jazz, Pop, Blues, Prog, ma sicuramente se ti approcci alla Musica Italiana non può non avere assimilato figure fondamentali come Dalla, De Andrè, Battiato, Ciampi, Graziani, De Gregori, Endrigo, Tenco, Conte, Gaetano; Gaber, Jannacci, Vecchioni, Daniele, Guccini e tanti altri.
3. È uscito a novembre il tuo nuovo album dal titolo Tempio Instabile. Che tipo di lavoro è stato a livello personale per te? Com’è strutturato a livello musicale e tematico?
Per me è un lavoro importante, composto prima del lockdown, assemblato e arrangiato durante il lockdown dalla maestria di Carmine Terracciano che ne ha curato gli arrangiamenti ed ha suonato un po’ di tutto, chitarre, programming ecc ecc. A livello personale c’è dentro tutto il mio mondo, l’amore il sociale. Le canzoni non hanno un filo conduttore se non il mio modo di vedere la vita. A livello musicale abbraccia vari stili, dalll’Elettronica al Rock, alla Bossa Nova al Country. È stato registrato dalle mie parti in Puglia al Frums Studio di Andria da Francesco Dettole e mixato a barletta ai New Born Records da Cosimo Cirillo. Le batterie sono di Stefano Montrone che suona anche il glockenspiel in “Luce” e i bassi sono di Cosimo Caggìa. La grafica è di Raffaele Fiorella che ha curato anche il video di “Tempio Instabile”, mentre la foto di copertina è di Agnese Carinci e all’interno del booklet ci sono foto di Rosaria Maria Marrone.
4. Nel tuo ultimo album composto da ben undici canzoni, è presente per caso una canzone che senti più tua di altre? Se si, perché?
Come dicono a Napoli, “ogni scarrafone è bello a mamma sua”, però se devo scegliere, sicuramente il singolo “Tempio Instabile”, “Se tu lo vuoi” che è la canzone dedicata ad un mio grande amore finito e “Paola” dedicata a Paola Clemente, la bracciante morta nelle campagne di Andria nel 2015, ma in fondo tutte sono un pezzo di me.
Progetti futuri? Ci saranno date di presentazione dell’album live?
Nel futuro vorrei realizzare un album di cover e sicuramente d’estate suonerò in Sicilia, patria di Marco Corrao, altro grande cantautore e patron di Suoni Indelebili.
Vi ringrazio
Grazie della fiducia e disponibilità.
Arianna Giuliani Hai sentito che musica
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