Chi è Max Forleo?
Pomettente cantautore, polistrumentista e compositore milanese, Max Forleo si appassiona alla musica fin da piccolo e ad oggi ha già all’attivo vari successi tra cui tre album pubblicati e varie esibizioni tra l’Europa e gli U.S.A. collaborando con artisti internazionali del calibro di TM Stevens, batterista di Prince o Richie Kotzen. Un artista dal sapore internazionale e dall’anima rock che ha tanto da raccontare qui nella nostra intervista.
Intervista a Max Forleo
1) Come nasce la tua passione per la musica? Quali sono stati i tuoi primi passi in campo
musicale?
Sono cresciuto con la musica ascoltando tramite i miei genitori e i viaggi per andare in
vacanza Bowie, Queen, Bob Dylan.
A 7 anni ho preso in mano la chitarra ma per poi lasciarla subito; la svolta è avvenuta dai 13 in poi. I primi live, poi la mia prima band, The Lorean con cui ho inciso due album e fatto molti concerti ed infine la svolta solista, prima come The Traveller e ora con il mio nome, Max Forleo.
2) A che genere appartiene la tua musica e quali sono gli artisti a cui ti ispiri?
Più che un genere, direi che è una commistione di generi musicali. Nei miei brani ci puoi
trovare rock, folk, ma anche musica elettronica. Le possibilità che la musica ci dà per
esprimere il nostro mondo e le nostre emozioni sono infinite e allo stesso modo ogni canzone è un universo a sé stante, anche musicalmente. Sono sempre stato un grande fan degli artisti irlandesi, dagli U2 a Damien Rice, ma anche di Jeff Buckley e Bon Jovi.
3) Nella tua carriera ti sei diviso tra il progetto con una band e la carriera solista: com’è stato
affrontare questo cambiamento e cosa hai imparato da tutto questo?
Ho imparato che tra pagare e investire e scrivere canzoni da soli per un progetto, però con
più teste..e fare la stessa cosa per se stessi, prendendo dei musicisti che suonino e
apprezzino quello che fai, ma con regole forse meno fraintendibili, oltre ad essere più
coerente è anche tutto più semplice.
4) Ci racconti com’è nato il nuovo album “DREAMS & DECADENCE” in uscita il 9 marzo e
quali sono le sue principali caratteristiche?
La genesi di Dreams & Decadence (che inizialmente avrebbe dovuto intitolarsi “The Black
Curtain”, come un singolo contenuto nell’album) è stata lunga e meditata. Prima di decidere per la pubblicazione finale ha avuto molte vite: canzoni che ci sarebbero dovute essere, ma che alla fine non ho messo e canzoni nuove. E’ stato anticipato da tre singoli che sono andati piuttosto bene nelle radio: Antarktica, Promise e Sweet, con i relativi video. Sono davvero orgoglioso di questo album, sia perché è una parte di me – è molto sincero, diretto – sia perché suona davvero bene. E’ stato masterizzato dal maestro Giovanni Versari, che ha lavorato con i Muse e sa il fatto suo.
5) Quali sono i tuoi progetti futuri? Ci sarà un tour per il nuovo album? Ti aspettiamo a Roma
con piacere!
Non posso stare troppi mesi lontano dal palco! Sì, decisamente nell’immediato futuro c’è un
tour italiano ed europeo, di cui stiamo man mano comunicando le date. Vi aspettiamo al Kill Joy, allora!
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