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“La consapevolezza” Il nuovo album di Stefano Ardenghi – Chiacchiere Cantautorali

Tempo di Lettura: 2 minuti Esce oggi “La consapevolezza” il nuovo album di Stefano Ardenghi. Dieci tracce che partono da un vissuto personale per arrivare ad un senso comune. Leggi l’intervista e scopri di più!

Esce oggi il nuovo album di Stefano Ardenghi, La Consapevolezza, dieci tracce che nascono da un vissuto personale per arrivare ad un senso comune. Esce oggi anche il secondo singolo estratto dall’album, Restare indifferenti.

A distanza di alcuni anni è uscito il tuo nuovo album. Cosa pensi sia cambiato da “Momentaneamente assente” a “La Consapevolezza?”

Direi molto; pur mantenendo una cifra stilistica a cavallo tra il pop e la canzone d’autore, i testi di tutti i brani de “La consapevolezza” li trovo più diretti ed essenziali, mentre le musiche vanno ad allargare il mio range espressivo che in “Momentaneamente assente” si era manifestato. In questo ultimo album ho voluto osare di più con i “colori musicali”; dal pop al reggae, dal funk all’elettronica per arrivare a ballate acustiche anche con quartetto d’archi. Nessuna schizofrenia, ma solo la “coerente incoerenza” di un onnivoro musicale come me.

Parlami del nuovo album, come mai questo titolo?

L’album raccoglie 10 canzoni variegate nei contenuti e nelle sonorità; una sorta di percorso personale che sfocia in tematiche più collettive e condivise perché la ricerca della consapevolezza passa inevitabilmente attraverso il rapporto con gli altri ed il mondo circostante. Ad alcuni, il titolo potrà sembrare forse un poco presuntuoso, ma con “La consapevolezza” non esprimo l’assoluta certezza di averla acquisita, bensì l’assoluta incertezza nel cercarla e nel rinnovarla ogni giorno fra me e gli altri, in diversi ambiti della vita.

La copertina del cd è molto interessante, com’è nata la scelta?

Mentre stavo registrando l’album in terra marchigiana con il mio producer Livio Boccioni, mi appassionai al lavoro fotografico di una mia carissima amica, Sara Consonni. Fra i suoi scatti, mi colpì molto questa foto che ritengo iconica (le mani di sua figlia che tentano di afferrare la sabbia su una spiaggia di Senigallia): perfetta per descrivere quell’incertezza della consapevolezza che molto spesso ci sfugge dalle dita. Con questa foto è stato amore a prima vista perché mi ha fatto cadere ogni dubbio sul titolo dell’album.

C’è un brano in particolare che ha aperto il disco?

L’album, paradossalmente, si apre con “La consapevolezza della fine”, che è stato anche il primo singolo anticipatore dell’intero progetto. Uno spartiacque messo appositamente all’inizio della tracklist che significa per me un nuovo inizio; la fine di un amore, di un’amicizia o di un progetto non condiviso a volte può essere liberatoria perché ti riporta a riprendere la consapevolezza…dove l’avevi tenuta parcheggiata per un lungo periodo.

Progetti in cantiere dopo l’uscita dell’album?

Parallelamente all’attività promozionale, a breve, usciranno l’album in versione CD ed il video del nuovo singolo “Restare indifferenti”: un brano a cui tengo molto perché lo ritengo di un’attualità disarmante. Oltre a far conoscere altri brani, nel 2020, mi piacerebbe rituffarmi nei LIVE per portare in giro queste canzoni, in versione elettroacustica…ma non diamo limiti alla consapevolezza.

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Tag: , , , Ultima modifica: 17 Ottobre 2019
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