Oggi vi parliamo di un progetto ESAGERATO, proprio come lui, Lelio Morra. Finalmente è uscito il suo primo lavoro da solista! L’album racchiude la sua anima riflessiva con un sound che riporta la mente automaticamente sul lungomare Mergellina( Napoli).
Abbiamo fatto un po’ di domande a Lelio in occasione del suo showcase alla Feltrinelli via Appia (Roma)
L’intervista
Innanzitutto voglio chiederti come ci si sente finalmente ad avere tra le mani il tuo disco?
Sono molto contento, ci abbiamo lavorato molto, sono felice del fatto di aver seguito con passione maniacale ogni aspetto per essere coerente con ciò che per me significano le mie canzoni.
Come hai scelto i pezzi da inserire all’interno di Esagerato?
Al suo interno ci sono canzoni che non potevano non esserci, come Elena, Il mare intorno. Le altre non le trovo distanti dal “me” che sono ora, nonostante alcune siano state scritte qualche anno fa. Ho semplicemente messo insieme una serie di canzoni che possano descrivermi sia dal punto di vista testuale e musicale.
Dal punto di vista di arrangiamento, ti sei divertito molto a mischiare vari suoni per ottenere un’atmosfera unica.
Mi piace molto mischiare il suono della chitarra e dell’ukulele, fondendo i due strumenti ottengo una base sonora che mi rappresenta molto, e che riprende anche il mio periodo con gli Jfk.
Tra i brani presenti nel disco, ci sono alcuni che sono stati scritti proprio con l’intento di inserirli nel progetto oppure hai dato un occhiata ai tuoi cassetti?
Avevo una serie di canzoni nel cassetto, ma anche durante la registrazione continuavo a scrivere, così come continuo a farlo anche ora. L’ultima che ho scritto è O2G, non c’era mentre lavoravo a Napoli sul disco. L’ho scritta a Milano una volta tornato, e ha preso il posto di un’altra canzone che spero di poter inserire in un nuovo progetto futuro.
Cosa ti ha spinto a scegliere di inserirla?
Mi sembrava il caso di inserirla, mi divertiva. In certi versi è un po’ una canzone “da schiaffi” però mi piace molto.
Il disco è stato registrato a Napoli?
Le pre-produzioni sono state fatte a Napoli, quindi abbiamo incentrato l’anima del disco lì, per poi farlo crescere a Milano.
A proposito dei titoli, parliamo di Esagerato. Come mai hai scelto questo nome per l’album?
Esagerato è una parola che dico molto spesso, un intercalare che a Napoli si usa molto e indica un qualcosa di cui si è contenti. In contrapposizione con il significato italiano che può essere interpretato negativamente, da Noi ha un’accezione positiva.
Progetti in cantiere?
Abbiamo in programma diversi Showcase in giro per l’Italia e stiamo già organizzando alcuni live. Il primo ufficiale con la band sarà a Roma al Lanificio il 5 dicembre
