Per la rubrica Chiacchiere cantautorali, alla scoperta dei cantautori italiani: Luca Guidi e il suo album Sudoku.
Cantautori italiani: Luca Guidi
Come nasce l’album “Sudoku“?
Nasce inizialmente nell’intimità di casa mia dove ho scritto le canzoni, le ho arrangiate aiutandomi con un iPad, ho limato i particolari. Volevo raccontare la storia di un piccolo “inferno” terrestre, quello in cui ci si trova durante una crisi di coppia. Così ho deciso di attribuire un girone infernale ad ogni canzone, anche se in modo mai troppo serioso, il più leggero possibile. Successivamente ho trovato un complice in Ernesto Fontanella di “La Tana Studio” che ha fatto suo il mio progetto ed ha collaborato con me alla produzione.
Il titolo dell’album è anche il titolo di un brano, come mai hai scelto di utilizzare il suo nome per intitolare l’intero album? È il brano che ha “aperto” il lavoro?
Sudoku, al contrario, è il brano che ha chiuso il lavoro. Avevo il resto del disco pronto ma sapevo che doveva esserci questa canzone. Il problema era che ogni volta che provavo a lavorarci mi veniva la nausea e dovevo smettere. Credo sia stata la canzone più difficile da terminare nella mia vita. Ho scelto questo titolo per raccontare quella specie di indagine che si fa quando si tenta di risolvere un rapporto in crisi, cercano soluzioni come se fosse matematica anche se matematica non lo è affatto.
La copertina dell’album è molto interessante, com’è nata l’idea?
L’idea l’abbiamo lavorata insieme con “Officina Calzelunghe”, due splendide fotografe, Valentina Fontanella e Elisa Bresciani, con le quali lavoro spesso e delle quali mi fido ciecamente. La copertina vuole raccontare l’amore e la passione come enigma irrisolvibile. E guai a chi tenta di risolverlo.
In un momento per l’Italia così complicato, pensi che la musica possa essere un aiuto per evadere mentalmente dalle quattro mura?
Di certo so che aiuta me che non suonavo così tanto da quando facevo il conservatorio. Oggi pensavo al peccato di non poter inviare a nessuno l’odore di quello che stavo cucinando. Ecco, la musica invece si può divulgare e forse è per questo che c’è ne viene chiesta molta in questo periodo. Non salverà nessuno ma se darà piacere sarà già moltissimo.