Written by 14:10 Chiacchiere cantautorali

Manfredi e i suoi 20 anni raccontati nelle canzoni

Scritto da Federica Giuliani

Lo diciamo spesso, la bellezza del nostro lavoro è incappare per caso in “giovani artisti” mentre sei alla ricerca della canzone giusta da ascoltare.                                                       Così abbiamo conosciuto Manfredi, girovagando su Spotify alla ricerca di qualcosa di nuovo. Leggere le risposte che ha dato alle nostre domande è stata per noi stesse una sorpresa: avere 20 anni e avere le idee chiare non è cosa da tutti.

D’altronde il fiuto artistico di Foolica è ormai consolidato: dopo il successo dei TheGiornalisti e Santii, Manfredi (Antonio Guadagno) sembra proprio essere un altro fuori classe.

Vi lasciamo alle parole di un giovane cantautore di 20 anni che ha davvero tanto talento e voglia di raccontarsi.

Dopo i tuoi tre primi singoli, è uscita “Ho smesso di scrivere”. Si parla ancora di amore, con un tono meno malinconico. Quanto sono autobiografici i tuoi pezzi?

Per me la musica è una valvola di sfogo, scrivo canzoni per tirare fuori tutte quelle cose che si accumulano e che finiscono col tenermi sveglio la notte, quindi sì, i miei pezzi sono tendenzialmente autobiografici. Non mi va di inventare, non risulterei credibile e sarebbe piuttosto inutile, quindi parlo di cose semplici, che tutti possono capire, dell’amore come lo vede un ragazzo di 20 anni, con quel pizzico di ingenuità che forse si perde diventando grandi quando si è più disillusi e ci si lascia sorprendere meno dalle cose.

Come è nato il pezzo?

Per questa canzone ho messo insieme momenti diversi di relazioni diverse: si passa da una storia a distanza che non ho saputo gestire, alla felicità della primo vero amore, felicità che credi sarà eterna e che ti fa passare la voglia di scrivere perchè non hai più problemi di cui parlare, ad una rottura brutta, forse un po’ sofferta, ma superata.

Arrivi in un momento in cui “l’indie” in Italia va molto. Pensi possa aiutarti per la tua carriera da cantautore?

Io credo che questo famigerato “Indie italiano” non sia altro che il “Pop italiano” del ventunesimo secolo e per definizione il pop va sempre di moda. Quando scrivo non mi metto a pensare “okay, ora scrivo un pezzo indie”, scrivo e basta, questo è il genere che mi piace ascoltare e quindi scrivere qualcosa di simile mi viene piuttosto naturale.

Come è nata la tua passione per la musica e quando è iniziata?

Io ho iniziato a scrivere attorno ai 17/18 anni, un po’ per caso un po’ per noia, forse anche un po’ tardi. Non sono uno di quelli che ha sempre vissuto per la musica o che è stato cresciuto a “Pane e De Andrè”, semplicemente mi piaceva scrivere, ho fatto qualche primo esperimento e poi è arrivata subito la proposta di Foolica che mi ha catapultato nel mondo della discografia senza quasi che me ne accorgessi. All’epoca nemmeno sapevo cosa stavo facendo, ma oggi sono davvero felice di come sono andate le cose, credo sia la miglior cosa che mi potesse capitare.

Tu sei un cantautore di 20 anni, in Milano Navigli dici che forse dovresti iniziare a pensare ai problemi reali.  Quali sono le difficoltà che possono avere i ragazzi come te nel Mondo di oggi?

Io non parlo dei problemi dei giovani d’oggi, parlo piuttosto di quelli che io, con la mia emotività, vedo come problemi. Parlo della realtà che vivo, dell’ansia per gli esami, della ragazza per cui mi prendo una cotta e che mi tira un due di picche, e sono d’accordo con chi dice che i problemi veri sono altri, ma di quelli credo sia giusto che ne parli chi davvero ha vissuto certe realtà, io mi limito al mio, e credo che lì fuori ci sia tanta gente con una sensibilità affine alla mia e che vuole sentirsi parlare di queste cose.

Potremmo sentirti live con il tuo singolo?

Certamente! Stiamo lavorando al live e soprattutto ai nuovi pezzi. Personalmente non vedo l’ora di iniziare il tour, ma voglia anche portare un live di qualità, motivo per cui mi prenderò il mio tempo, non ho fretta, voglio fare le cose per bene.

Progetti futuri/album?

Niente spoiler, posso solo dirvi che ora come ora sto scrivendo, le sessioni in studio stanno andando benone e sono soddisfatto del lavoro. Per fortuna nessuno mi corre dietro, chi mi ascolta non sa bene cosa aspettarsi e la cosa mi piace perché significa che ho carta bianca. É tutto un cantiere aperto, ma credo che riuscirò a ripagare l’attesa

 

Il suo ultimo singolo Ho smesso di scrivere è disponibile in tutte le piattaforme streaming, in digital download e su YouTube.

Manfredi - foto 1 Federico CataletaManfredi - foto 2 Federico Cataleta

 

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Tag: , , , , , , , , , Ultima modifica: 10 Luglio 2019
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