Marco Cocci e il suo primo album da solista Steps

Marco Cocci ci racconta del suo primo album da solista Steps. Registrato tra lo Studio 2 di Padova e i famosi Abbey Road Studios di Londra, Steps rappresenta il percorso degli ultimi 5 anni di vita dell’artista.

C’è tanta passione nelle parole di Marco che parla della sua musica come se stesse parlando di se stesso, come se lui stesso si trovasse all’interno delle sue note e delle sue parole.

Un album vero, ancor più bello se ascoltato dal vivo. Perdere un live sarebbe davvero cosa sciocca.

Vi lasciamo alle nostre chiacchiere, a fine intervista troverete l’intero album da poter ascoltare su Spotify. Buona lettura, ma sopratutto, buon ascolto.

Steps è il tuo album di esordio da solista. Com’è stato lavorare ad un album senza la tua band, i Malfunk?

Fondamentalmente è stata solo la parte compositiva in solitudine, ed è stato un percorso durato 4 anni. Finito di scrivere, sono entrato subito in studio con Christopher Bacco che, oltre ad essere il proprietario dello Studio 2 di Padova è anche il produttore artistico di questo disco. Con lui abbiamo iniziato la parte di pre-produzione del disco. Mano a mano che prendevano forma le canzoni sono iniziati ad arrivare gli altri musicisti. Solo sono stato solo nella parte di scrittura.

Anche lo scrivere in inglese è un’esigenza nata da te?

Si. Strimpellando a casa mi veniva più semplice cantare in inglese. Ho anche tentato di trasformare i testi in italiano, ma le melodie e le sonorità a cui mi ero affezionato erano in inglese e mi risultava impossibile andare avanti nella traduzione.

Com’è nato il titolo dell’album Steps?

Steps è una parola del testo della mia canzone As The Sun.

E come mai hai scelto proprio questa parola?

Ho scelto la parola Steps perché parla di un cammino e di un percorso di vita che ho fatto, con alti e bassi. Passo dopo passo sono arrivato a fare questo disco. Era da tanto tempo che volevo farlo, ma tra impegni, cinema, televisione, era sempre rimandato. Di base c’era anche una profonda insicurezza nell’intraprendere un percorso da solista. Alla fine ho avuto l’appoggio di tutte le persone che mi hanno accompagnato in questo percorso di registrazione. Vedendo la stima che c’era da parte loro, ho iniziato a capire che, infondo, potevo farlo.

Interessante il fatto che tu sei un artista a 360°, sei attore, musicista, modello. Sei tanti Marco Cocci, qual è quello che ti rappresenta di più?

Il musicista.

Avrei detto il modello…

Si effettivamente era difficile farne a meno ma ad un certo punto ho dovuto smettere…no a parte gli scherzi, la musica non mi ha mai abbandonato. Non c’è mai stato il dubbio. Poi fortunatamente ho sempre intrapreso lavori che giravano intorno all’arte e all’intrattenimento. Ma se scendesse giù Zeus con un fulmine alla gola e mi chiedesse di scegliere, sceglierei la musica.

Ti hanno aiutato questi altri lavori nella tua carriera da musicista?

La recitazione sicuramente, ma tutto il mondo differente dalla musica mi ha aiutato tantissimo. Anche proprio nel modo con cui sono sul palco, ho una certa scioltezza. Ho fatto tanto teatro e questo ha aiutato molto soprattutto nel rapporto con il pubblico e nel saper salvare le situazioni sul palco anche in presenza di piccoli inconvenienti, in modo da non far mia distogliere l’attenzione dello spettacolo.

Progetti futuri?

Vorremmo arrivare a settembre e da settembre-ottobre inizierà il live in full band in elettrico che riprodurrà fedelmente il disco, a differenza di quando giro da solo. Io però ho una necessità incolmabile di suonare, quindi non riesco ad aspettare settembre per esibirmi dal vivo!

FILM CONSIGLIATO DA MARCO COCCI: SOLEDAD – AGUSTINA MAGRI

STEPS: