Pianista e compositrice, Roberta di Mario evoca immagini attraverso la sua musica. Ogni suo brano è un racconto, ogni racconto è un mondo, ogni mondo è un universo da scoprire e nel quale immergersi.
Roberta di Mario racconta i suoi brani, ma alla fine ogni ascoltatore può ritrovare la propria realtà attraverso la propria fantasia in quelli che sono dei vari e propri quadri musicali.
Presto uscirà il suo prossimo album, ma impossibile non citare i suoi incredibili successi Valzer in A Minor, Leda And the Swan, Duende e My Everything solo per citarne alcuni.
Qui le nostre chiacchiere di oggi, con un’artista da conoscere attraverso il suo piano.
Roberta tu sei una pianista e compositrice, qual è il percorso creativo che ti porta a comporre un nuovo brano?
Non c’è proprio una regola, in qualche modo si tratta di un’urgenza. Mi sveglio la mattina e penso che quel giorno scriverò. Ovviamente ci sono alcuni atti creativi più potenti altri meno. A volte la tua idea funziona altre volte meno, altre volte invece hai un’idea, ci giri intorno e viene fuori una super melodia. E’ un percorso di ascolto verso il mondo e, ad un certo punto, viene fuori quello che hai percepito. Io lavoro spesso sulle tonalità minori ad esempio poiché sono molto intimista e vengono fuori cose sempre molto piacevoli. come il Valzer in A Minor.
Hai scritto il tuo ultimo brano, Valzer in A Minor, come soundtrack per l’operazione culturale Radici, legata al tema dell’immigrazione.
Si, oltre al tema dell’immigrazione, Radici parla proprio di integrazione. In un momento in cui si discuteva di un tema così importante, mi sono sentita di prendere parte perché non era un messaggio politico quello che stavamo portando, piuttosto un aprire gli occhi verso la realtà dei fatti. L’arte è sopra la politica, ma ha anche un dovere: quello di comunicare valori. Quando si ha la possibilità di parlare di valori alti tramite la propriaa arte, allora bisogna farlo.
In seguito Valzer in A Minor è stato scelto dal marchio Tiscali per il nuovo spot dell’azienda
Tiscali è un marchio fondato dal dottor Renato Soru, uomo sardo. Probabilmente la scelta del mio brano è legata anche ad un discorso empatico, lo hanno probabilmente sentito vicino al loro mondo poiché si parla di mare.
Attraverso questa operazione con Tiscali sei riuscita ad arrivare ad un pubblico molto ampio
Si, questa è un’operazione che ha portato ad ampliare la mia musica. Devo dire però che il pianismo contemporaneo arriva già ad un bacino di utenti trasversale. E’ stata un’aggiunta per portare ancora più lontano i miei brani, anche perché credo davvero che le immagini possano dare valore al suono e il suono alle immagini.
Dove ha le radici la tua musica?
Sicuramente nel mondo impressionistico di Debussy e dal mondo rigoroso di Bach. Tutta la mia formazione ricade nelle mie composizioni che sono trasformate in un pianismo più immediato.
Dei tuoi brani colpisce molto il potere evocativo che hanno all’interno. Ogni brano sembra raccontare una storia.
Mi fa piacere tu lo abbia riscontrato! In realtà non c’è nulla di voluto, è proprio il mio modo di comporre. Ovviamente io non ascoltavo solo musica classica, ma anche il cantautorato, la musica jazz, musical. Tutto ciò che è stato il mio vissuto musicale si riflette qui. A volte non è solo questione di tecnica o ragionamento, ma hai dentro delle cose e da li nasce la propria cifra distintiva.
Mi ha colpito particolarmente il brano Leda and the Swan. Ti sei ispirata al mito greco?
Si assolutamente! Questa è una ballade molto potente che si ispira esattamente al mito greco. Mi ricordo di quando ero in triennale a Milano e vidi un’opera di un artista contemporaneo giapponese che mi era rimasta molto impressa. Nel giro di qualche mese scrissi questa ballade in Fa diesis minore molto potente. Volendo dare un significato, non racconta solo di un storia di seduzione, ma anche del dominio maschile sulla donna. In un momento storico in cui il dominio maschile è evidente in tutti i settori, ho inserito anche questo tema. Anche se poi questa è la mia interpretazione, ma il pubblico è giusto che dia la sua visione e ragioni con la su fantasia perchè poi il potere della musica è quello.
Il tuo ultimo singolo Valzer in A Minor anticipa l’album che uscirà
Si esatto, è sempre un progetto che uscirà con etichetta Warner Music, uscirà in autunno ed è un progetto di pianismo contemporaneo che vedrà anche delle voci poiché avevo voglia di far interagire voce e musica. E’ come se la voce disarmasse il suono e il suono la parola. Si tratterà di un concept-album che parlerà del disarmo. Il suo nome sarà appunto Disarm. Un disarmo ampio, che non è togliere le armi e costruire dei ponti. E’ una visione molto più interiore, in un tempo storico in cui si è tutti molto rigidi, duri e in difensiva, abbandonarsi può essere un benessere collettivo e dell’anima.
