Febbraio 2021 è arrivato. Ad un anno dal primo Festival di Sanremo di Amadeus e in un mondo completamente cambiato da una pandemia globale la domanda che ci ritroviamo a porci in questo inizio di Febbraio è: “Torneremo mai alla nostra vita?”
Ormai è quasi un anno che siamo chiusi in casa, con mascherine e distanziamento sociale. Se inizialmente sembrava uno scherzo mal riuscito della natura, stiamo capendo sempre di più quanto sia difficile uscirne. Perchè i contagi ci sono e non sono pochi. Perchè i morti sono tanti e continuano ad esserci e malattie silenziose e subdole si stanno insinuando nelle nostre vite: ansia, depressione e instabilità emotiva.
Si perchè ridurre questo periodo ad un “infondo bisogna solo stare a casa” andrebbe a togliere il fulcro vero dell’enorme sacrificio che tutti noi siamo chiamati a fare, mettere in stand by la nostra vita.
La vita è fatta di momenti, di attimi, di condivisioni, di gioie, di dolori. La vita è fatta di vita. E questa vita ad oggi non c’è. Perchè quello che stiamo vivendo è un incessante scorrere del tempo davanti ad un momento storico che è essenzialmente fermo. Ed è qui che nasce il grip. E’ qui che la ruota si rompe. Qualsiasi ingranaggio per funzionare deve girare in modo armonico, e questo non avviene più. Il tempo scorre inesorabile come sempre. Il mondo è fermo da un anno. Ed ecco qui che avviene la rottura, perchè la vita che tutti noi abbiamo al nostro interno vuole uscire e correre insieme al tempo che fugge via lento, ma costante.
E questo non è possibile ora.
Perchè ora è il tempo del sacrificio, del silenzio, della privazione. Ma soprattutto della solitudine, delle ansie, delle notti insonni, del sentirsi estremamente soli. Non c’è nulla da riscoprire da questo momento se non che la socialità e la vita sono l’elemento più importante dell’esistenza di tutti gli uomini bistrattati da anni nel correre dietro ad ideali che sottraggono tempo a loro stessi.
In un momento di Pandemia, di crisi di governo e economica quello che possiamo augurarci è che l’uomo ritorni al centro di un mondo che sembra creato per tutti tranne che per lui.
Che si riparta da qui. Che si riparta dall’uomo. Con un’ottima colonna sonora di sottofondo come qualsiasi film leggendario merita.