Written by 12:17 Il taccuino di Francesca

Franco Battiato, ricerca e stupore

Tempo di Lettura: 2 minuti Un omaggio che noi tutti di Hai sentito che musica vogliamo regalare al maestro Franco Battiato. Il taccuino di Francesca è dedicato a lui.

Franco Battiato

Sperimentazione, pop e musica colta, rock progressivo, elettronica, sonorità etniche, ma anche filosofia, religione, ritornelli che ricordiamo e che, a distanza di anni, canticchiamo ancora, e frasi sofisticate. Come si fa a riassumere la musica, la personalità di Franco Battiato? Impossibile. Ogni piccola sfaccettatura è raccontata nelle sue canzoni, e chissà quante altri lati sono stati nascosti dal suo essere riservato. Tra i tanti spunti forse ce n’è uno che va oltre le singole perle che ci ha regalato: il fatto di guardare sempre avanti, di provare, sperimentare, fare quello che davvero voleva fare. Di lui mi piacevano (anzi, mi piacciono) la ricerca, l’ironia, la capacità di volare sulle cose con leggerezza. Leggerezza nell’accezione di Calvino, unita all’idea di fare le cose seriamente ma senza prendersi sul serio. Poteva apparire a volte elitario, ma io lo trovo pop e libero. Libero come uomo, libero di pensiero. Vedo che tanti si stanno chiedendo in queste ore se gli piacesse essere chiamato Maestro: io credo di no, semplicemente perché penso che lui si considerasse in ricerca. Che poi con la sua musica e il suo esempio abbia insegnato a tanti, anche indirettamente, non è in discussione. Ha seminato, noi ancora raccogliamo.

L’ultima volta che ne ho sentito parlare (mi tengo alla larga su discorsi o, peggio, supposizioni su quella che è stata la sua malattia) è stato indirettamente, qualche mese fa. Vi ricordate degli scrittori Cannibali? Non sono impazzita, mi riferisco proprio a quel movimento letterario che ha preso piede alla metà degli anni ’90, di cui facevano parte Niccolò Ammaniti, Isabella Santacroce, Tiziano Scarpa, e Aldo Nove tra i tanti. Ecco, Aldo Nove ha scritto un libro che si intitola semplicemente “Franco Battiato”, uscito pochi mesi fa per Sperling & Kupfer. Il punto di partenza del libro, che ripercorre la carriera e la parabola umana di Battiato, è il senso di stupore che accompagna la musica del cantautore nato ai piedi dell’Etna ma che ci ha portato a Tozeur e in tanti altri posti. Stupore che nasce dalla voglia di sperimentare, di scoprire qualcosa di nuovo e, fino ad allora, ignoto. È tra le pagine di Aldo Nove che troviamo Battiato ragazzino a Riposto, in Sicilia, poi a Roma dai vari discografici, quindi a Milano, dove inizierà a muovere i primi passi della sua carriera e poi ad affermarsi come voce originale, per non dire unica, del mondo musicale italiano.

 

 

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Ultima modifica: 21 Maggio 2021
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