Written by 14:04 Il taccuino di Francesca • 9 Comments

In attesa dei concerti, una chiacchierata con Zucchero

Tempo di Lettura: 2 minuti Il taccuino di Francesca incontra Zucchero. Quattro chiacchiere in attesa dei live e per parlare del suo nuovo album, DOC Deluxe Edition

Zucchero - Credit by: Daniele Barraco

Zucchero ha presentato “DOC Deluxe Edition”, riedizione con sei brani inediti del suo album “DOC”. Tra questi c’è “September”, canzone realizzata con l’amico Sting.

Zucchero, si vede benissimo durante la conferenza stampa via Zoom, scalpita. Vorrebbe suonare, c’è l’Arena di Verona che lo attende (date da settembre scorso riprogrammate per la prossima primavera, per ora), attende il riscontro del pubblico sulle canzoni di “DOC” e della sua versione deluxe.

Questo è quello che farebbe Zucchero, anche domani, anche adesso, se potesse. E poi c’è quello che non ha mai fatto e che non farebbe. Per giocare con il titolo di uno dei suoi nuovi brani, qualcosa “Succede” e qualcosa invece non succederà mai, per e con Zucchero.

Ad esempio, “Con Sting per via di questa pandemia ci siamo sentiti più del solito. Sting ha deciso di farmi padrino di sua figlia Coco. Quando mi ha visto la prima volta ha sentito che ero una persona genuina, buona e diretta: questo me l’ha detto poi, non all’inizio. È venuto a Pontremoli quest’estate, in un bar abbiamo preso un gelato e ovviamente la nostra foto è girata ovunque. Io mi alzo all’una del pomeriggio, lui si alza prestissimo. Per il video di “September” ci siamo trovati alle 6 e mezza del mattino. Lui arzillo, io ancora addormentato. Prima lui aveva fatto mezz’ora di piscina all’aperto, in ottobre, per tonificarsi; per me è roba allucinante, non succederà mai che io lo faccia”.

Passando alla musica, c’è un’altra cosa che Zucchero non farebbe mai, da amante delle cover: “La cover per me ha senso se si parte da un brano non eccessivamente popolare. Io non toccherò mai “Imagine” di John Lennon, ad esempio. Il senso è avere un brano non conosciuto così enormemente in tutto il mondo e farlo tuo, quindi completamente diverso da quello che è l’originale. Se deve essere una copia o giù di lì non mi interessa”.

Terza e ultima cosa che non vede Zucchero entusiasta (eufemismo): i social. Nelle canzoni nuove c’è un riferimento a questo mondo online, che Zucchero non ha mai molto amato perché “Sui social

ci si vuole bene tutti, ci mandiamo i bacini, io sono un po’ orso per queste cose. Preferisco una stretta di mano”. In parole chiare, “I social stanno a me come una cravatta sta al maiale”.

Avete già letto l’ultimo articolo de Il Taccuino di Francesca? Qui il link

 

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Ultima modifica: 29 Gennaio 2021
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