Eleonora Tredici è una giovane artista che fa tanti mestieri: da redattrice musicale a interior designer a illustratrice… oggi è soprattutto una scrittrice copy e ghostwriter e da poco ha concluso il suo romanzo dal titolo “In balera con Simon”.
Quest’ultimo è già in prevendita su Preordine – In balera con Simon (edizionidialoghi.it) e tra gennaio e febbraio sarà disponibile in libreria e nelle piattaforme online.
Intervista a Eleonora Tredici:
- Da scrittrice a speaker radiofonica a interior designer… Prima di passare a parlare del tuo nuovo romanzo “In balera con Simon” ti va di raccontarci chi sei e quali sono le tue passioni oltre la scrittura?
“Professionalmente ora sono per lo più copy e ghostwriter, collaboro con tantissimi professionisti e portali web anche molto diversi tra loro. Le mie più grandi passioni sono diventate il mio lavoro, vedi la scrittura, ma ho anche altri interessi. Mi piacciono i film, moltissimo il ballo, sono curiosa per natura, mi piace imparare e mettermi alla prova”.
- “In balera con Simon” è il tuo primo romanzo? Di cosa tratta in via generale?
“Sì, ‘In balera con Simon’ è il mio primo romanzo in assoluto, anche se mi capita di scrivere libri per terzi. Il mio è un romance dove si intrecciano amori, musica (tanta), gelosie, location d’eccezione, siparietti divertenti… Non voglio svelare più di tanto, ma posso dire che la protagonista metterà in discussione un fantomatico “amore perfetto” per il suo idolo di sempre, un cantautore molto conosciuto. Cercherà in tutti i modi di intervistarlo e di incontrarlo per capire se è davvero l’uomo del destino. Mi piace dire che il racconto è come avesse una sua colonna sonora, si parla tanto di musica e vengono citati artisti di ieri e di oggi e anche brani che vi invito ad ascoltare”.
- La preferenza di pubblicare il tuo romanzo attraverso una casa editrice indipendente è audace. Come mai hai fatto questa scelta?
“Sì, può essere audace perché non ho ceduto al self-publishing, ad auto-pubblicarmi. Pubblicare oggi da emergente è una vera sfida: innanzitutto devi trovare un editore, piccolo o grande che sia, indipendente o no, che scommetta su di te. Questa è già un’impresa perché gli stessi editori ricevono migliaia di testi al giorno, e non scherzo. Poi c’è tutto un altro tipo di lavoro che implica la promozione del testo, devi farti strada in mezzo a una giungla di sedicenti autori. Purtroppo oggi scrivono tutti, chiunque può pubblicare e questo rende ancora più costipato il settore, e vale per mille altri mestieri. Non voglio però essere polemica, sono più che grata a chi ha creduto nel mio libro, dall’editore finale, Dialoghi, ai miei editor, e ai lettori”.
- Com’è stata l’esperienza di scrittrice e ne hai tratto degli insegnamenti?
“Io scrivo da sempre, fin da quando ero piccolissima. Però scrivere un romanzo a tutti gli effetti è stata un’avventura nuova per me. Ho imparato senza dubbio molti tecnicismi del genere, anche se c’è sempre da imparare, non mi sento arrivata. E poi è stato affascinante, come realizzare un film con i personaggi che volevo io. Sono stati preziosi i miei editor proprio per una crescita professionale ma anche emozionale e personale. Spero di trasmettere la stessa magia ed entusiasmo a chi leggerà ‘In balera con Simon’”
- Ti rispecchi nella protagonista o in altri personaggi del tuo libro?
“Sicuramente quando scrivi un libro, per quanto ammetti che la storia o i personaggi siano inventati, c’è sempre qualcosa dell’autore, del suo vissuto, delle sue esperienze, dei suoi desideri. Lo stesso vale per i cantautori, per esempio. La protagonista sicuramente ha qualcosa di me, ma anche altri personaggi potrebbero essere stati ispirati da persone reali, chissà…vorrei me lo diceste voi lettori cosa ne pensate”.