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La classifica di Sanremo non conta: Rancore

Tempo di Lettura: 4 minuti La classifica del Festival di Sanremo non conta. Ciò che davvero fa la differenza è il pubblico, e Rancore lo ha conquistato senza alcun dubbio.

È proprio vero che al Festival di Sanremo la classifica non conta davvero. I veri giudici sono le persone che ogni giorno scelgono cosa ascoltare prima di andare a lavoro o a scuola. Rancore è sicuramente una delle scelte in cui ricadono la maggior parte degli ascoltatori, nonostante il 10 posto con “Eden” è rimasta nella testa e nel cuore di tutti.  Il Festival di Sanremo gli ha dato visibilità e un bel premio per il testo (Sergio Bardotti) ma il vero riconoscimento è quello del pubblico.

Rancore: Il vincitore morale del Festival?

Entrato quasi di soppiatto il rapper romano si è fatto strada all’interno della Kermesse musicale, raccogliendo innumerevoli riscontri positivi per il brano Eden“: 

Questo è un codice, codice
Senti alla fine è solo un codice, codice
Senti le rime è solo un codice, codice
Su queste linee solo un codice
L’11 settembre ti ho riconosciuto
Tu quando dici “grande mela” è un codice muto
Tu vuoi nemici, sempre, se la strega è in Iraq
Biancaneve è con i sette nani e dorme in Siria
Passo ma non chiudo, cosa ci hai venduto?
Quella mela che è caduta in testa ad Isaac Newton
Rotolando sopra un iPad oro
Per la nuova era
Giù nel sottosuolo o dopo l’atmosfera
Stacca, mordi, spacca, separa
Amati, copriti, carica, spara
Stacca, mordi, spacca, separa
Amati
Carica
Noi stacchiamo la coscienza e mordiamo la terra
Tanto siamo sempre ospiti in qualunque nazione
Chi si limita alla logica
È vero che dopo libera la vipera
Alla base del melo che vuole
Quante favole racconti che sappiamo già tutti
Ogni mela che regali porta un’intuizione
Nonostante questa mela è in mezzo ai falsi frutti
È una finzione
Ora il pianeta terra chiama destinazione
Nuovo aggiornamento, nuova simulazione
Nuovo aggiornamento, nuova simulazione
Come l’Eden
Come l’Eden
Come l’Eden, prima del “ta ta ta”
Come prima quando tutto era unito
Mentre ora cammino in questo mondo proibito
Come l’Eden
Come l’Eden
Come l’Eden, prima del “ta ta ta”
Quando il cielo era infinito
Quando c’era la festa e non serviva l’invito
Dov’è lei? Ora, dov’è lei?
Se ogni scelta crea ciò che siamo
Che faremo della mela attaccata al ramo?
Dimmi chi è la più bella allora dai, giù il nome
Mentre Paride si aggira tra gli dei ansiosi
Quante mele d’oro nei giardini di Giunone
Le parole in bocca come mele dei mafiosi
E per mia nonna ti giuro
Che ha conosciuto il digiuno
È il rimedio più sicuro
E toglierà il dottore in futuro
Il calcolatore si è evoluto
Il muro è caduto
Un inventore muore nella mela che morde c’era il cianuro
Questo è un codice, codice
Senti alla fine è solo un codice, codice
Senti le rime e dopo stacca, mordi, spacca, separa
Amati, copriti, carica
Ancora l’uomo è dipinto nella tela
Ma non vedi il suo volto, è coperto da una mela
Sì, solo di favole ora mi meraviglio
Vola, la freccia vola
Ma la mela è la stessa
Che resta in equilibrio
In testa ad ogni figlio
Come l’Eden
Come l’Eden
Come l’Eden, prima del “ta ta ta”
Come prima quando tutto era unito
Mentre ora cammino in questo mondo proibito
Come l’Eden
Come l’Eden
Come l’Eden, prima del “ta ta ta”
Quando il cielo era infinito
Quando c’era la festa e non serviva l’invito
E se potessi parlare con lei da solo cosa le direi
Di dimenticare quel frastuono
Tra gli errori suoi e gli errori miei
E guardare avanti senza l’ansia di una gara
Camminare insieme sotto questa luce chiara
Mentre gridano
Guarda, stacca, mordi, spacca, separa
Amati, copriti, carica, spara
Amati, copriti, carica
“Ta ta ta”
Come prima quando tutto era unito
Mentre ora cammino in questo mondo proibito
Come l’Eden
Come l’Eden
Come l’Eden, prima del “ta ta ta”
Quando il cielo era infinito
Quando c’era la festa e non serviva l’invito
Dov’è lei, ora, dov’è lei?
Se ogni scelta crea ciò che siamo
Che faremo della mela attaccata al ramo?
Se tu fossi qui, cosa ti direi
C’è una regola sola nel regno umano
Non guardare mai giù se precipitiamo
Se precipitiamo

La capacità interpretativa di Rancore, con l’arrangiamento di Dardust crea un brano potente e d’impatto. Dario Faini ha creato un vestito perfetto per un testo come questo, anche difficile a tratti, ma che con la musica diventa più semplice e fruibile per tutti.

Rancore e “Luce” di Elisa

Una delle cover più belle di Sanremo 2020 è sicuramente quella di Rancore, che con La Rappresentante di Lista porta sul palco dell’Ariston una rivisitazione del brano che ha reso Elisa ciò che è oggi: “Luce”. 

“Luce (Tramonti a Nord Est)” : Testo

Luna, ascoltami
Come il vento tra gli alberi
Prima che il vento si alteri ad est
Dopo calmati, e guarda la vela
Sopra quest’albero, quanto è in tiro
Ti guardo, ti vedo calma
Mi guardo, mi prendo in giro
E la tua luce è morbida
La patina orrida ch’ora copre il cielo
Non compromette la vista ottima
La verità è una strada a doppio senso e ci s’invortica
Il fuoco non è uno, sono due per ogni orbita
E ogni circonferenza è illusione ottica
L’idea di questa perfezione è dittatura cosmica
Le paranoie in testa fanno aerobica
La fantasia mi riordina la mente, non la logica
Una preghiera per il mio equipaggio
Sono un capitano solo
Lancio un’ancora nel cielo immaginando l’allunaggio
Raccontami il paesaggio
Che adesso tu vedi da là
Siamo nella stessa lacrima
Come un sole e una stella
Luce che cade dagli occhi
Sui tramonti della mia terra
Su nuovi giorni
Ascoltami
Io ti sento vicino, il respiro non mente
È una marea che sale e scende sugli altri
Con la schiuma sono bianchi come sgargianti
I riflessi tuoi rendono le onde più grandi
Sembra un attacco dei giganti
E sto viaggiando senza meta nei meandri
Di una notte che inquieta
E tra illusioni mi eclisso, come te
Che quando guardi il mio pianeta e poi ti specchi nel mare
Credi che ci sia una Luna uguale in fondo all’abisso
Un giorno leggeremo Jules Verne
Chissà che penseresti tu a vederti dall’esterno
E la tua astronomia ti rende sola
E a volte c’è qualcuno che ti canta la sua melodia
Che a un tratto ti consola
E il volto che mi mostri è sempre uno
I crateri perché mi hai fatto da scudo
Tu senza l’atmosfera, un corpo nudo
Mentre mi addormento sotto una tua duna
Luna
Siamo nella stessa lacrima
Come un Sole e una stella
Luce che cade dagli occhi
Sui tramonti della mia terra
Su nuovi giorni
Il Sole mi parla di te (ti sta ascoltando, ora)
La Terra mi parla di te (avrò cura di tutto quello che mi hai dato)
Anche se dentro una lacrima
Sei così forte che lo racconterò
Come un sole e una stella
Noi siamo
Luce che cade dagli occhi (e oltre l’orizzonte che ti raccoglierò)
Sui tramonti della mia terra
Su nuovi giorni in una lacrima
Sei così forte che lo racconterò
Come un sole e una stella
Siamo luce che cade dagli occhi
Oltre l’orizzonte che ti raccoglierò
Sui tramonti della mia terra
Su nuovi giorni, ascoltami
Ascoltami
Ascoltami
Ascoltami
Ascoltati
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Tag: Ultima modifica: 9 Marzo 2020
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