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Note di Viaggio – Capitolo 2

Tempo di Lettura: 3 minuti Note di Viaggio – Capitolo 2. Diario di una conferenza stampa che trasporta nel mondo del grande maestro Francesco Guccini.

Note di Viaggio - Capitolo 2

E’ una mattinata uggiosa qui a Roma mentre si attende la Video-conferenza per l’atteso album di Francesco Guccini Note di Viaggio – Capitolo 2 “Non vi succederà niente”.

Prodotte e arrangiate da Mauro Pagani, Francesco Guccini e Pagani risultano essere soddisfatti per un lavoro che riprende Note di Viaggio – Capitolo 1 uscito nel novembre 2019.

Per dare un ordine almeno visivo all’album così ricco di uno dei poeti della musica italiana, si può decisamente iniziare dal progetto grafico. Molti si sono chiesti quale fosse l’ispirazione. L’opera è stata realizzata da Tvboy, coinvolto dopo il successo del suo Murales comparso ad ottobre 2019 in Via Paolo Fabbri a Bologna. Rendendo centrale la città natale di Francesco Guccini, Pavana, l’artista Neopop richiama Quarto Stato di Giuseppe Pelizza da Volpedo con gli artisti protagonisti dell’album ritratti come i lavoratori dell’opera.

Ma la forza maggiore dell’album Note di Viaggio si trova nella sua anima. I testi di Guccini riusaltano essere attuali nonostante scritti in un altro momento storico e scoprono una nuova vita grazie all’interpretazione dei cantanti che sono stati coinvolti in un progetto tutto fuorché celebrativo. L’idea è davvero quella di raccontare al pubblico l’enorme valore che il Maestro Guccini ha portato nella musica italiana, quasi come fosse un’enciclopedia della canzone Gucciniana.

Ed è per questo che è impossibile non ricordare alcuni dei momenti fondamentali della vita di Guccini. Partendo da Bologna, dolce è il ricordo che regala il maestro parlando di 40 anni di vita che sono trascorsi in una città vibrante che accoglieva la sua scrittura e la sua musica. Ma Bologna è anche amicizia per il gusto di stare insieme, donne ed entusiasmo. Traspare vivido il ricordo di Guccini quasi come fosse un disegno. Parlando di amicizia immediato è il riferimento a I Musici. “I suoi Musici” che hanno preso parte all’album nella canzone Migranti.

Note di viaggio e il suo regalo al pubblico: la canzone Migranti

Francesco Guccini in Note di Viaggio decide di regalare al pubblico una nuova canzone, Migranti. Richiesta al maestro da Caterina Caselli, Guccini non nega che si tratti di una canzone complessa per il testo e per l’argomento trattato così come è stato complicato musicarla. La musica è a cura di Juan Carlos Biondini detto “Flaco” mentre è stata interpretata in primis da Enzo Iacchetti che provò a portarla al Festival di Sanremo senza ottenere riscontro.

Un viaggio nella vita musicale di Guccini, ma anche nella vita di tutti coloro che sono cresciuti con le opere del maestro, Note di Viaggio sembra essere un prodotto che racconta dell’Italia come era e come è senza tralasciare nessuno virgola.

Dino Stewart parla del grande evento all’Arena di Verona

Come afferma lo stesso Dino Stewart Managing Director di BMG  E’ Possibile che a Note di Viaggo- Capitolo 2 segua un Capitolo 3 anche se è ancora tutto in fase di definizione. Ma è in preparazione un grande evento all’Arena di Verona nella prima parte del 2021 per celebrare uno dei più grandi Cantautori che l’Italia abbia avuto.

Intanto aspettiamo l’uscita dell’album il 29 ottobre ricordando l’evento sulla Piattaforma Feltrinelli Live alle 18:30 dove Mauro Pagani dialogherà con Francesco Guccini in occasione dell’uscita dell’album.

TRACKLIST Note di Viaggio – Capitolo 2

  1. Dio è morto – Zucchero
  2. Signora Bovary – Fiorella Mannoia
  3. Autunno – Emma e Roberto Vecchioni
  4. Vedi Cara – Vinicio Capossela
  5. Quello che non… – Gianna Nannini
  6. Farewell – Jack Savoretti
  7. Culodritto – Levante
  8. Luna fortuna – Mahmood
  9. Canzone di notte n.2 – Petra Magoni
  10. Acque – Ermal Meta
  11. Canzone delle domande consuete – Fabio Ilacqua e Mauro Pagani
  12. Migranti – Francesco Guccini e I Musici

TESTO MIGRANTI – FRANCESCO GUCCINI

Andavamo che non era ancor giorno, 

la bocca piena di sogni e dolore, 

lasciavamo in un niente di ore lì attorno, 

una casa di gente e di amore 

e una terra da infami, di sassi e di rabbia, 

la miseria attaccata alla pelle come una scabbia 

ma nei petti gonfiava un respiro 

che volava in giro come una danza. 

E andavamo nel mondo, America, Europa, 

dovunque ci fosse uno spazio comunque, 

sapendo di andare a soffrire 

per vivere e ricostruire, 

mescolando al sangue la storia, 

per creare una nuova e vitale memoria. 

In un turbinio di speranza 

di vita futura, 

lavoro, di gioia 

per noi a decine, a migliaia, 

per noi così in tanti, 

per noi niente, nessuno, 

per noi emigranti 

E partiamo per caso, per sorte, 

su quei gusci di noce affollati 

di scafisti violenti di umanità nuda, 

donne, vecchi, bambini e di morte, 

un confuso partire, ignoto l’arrivo, 

non più l’ora od il giorno 

ma si arrivi e da vivo. 

Ma nei cuori si allarga un respiro 

che ci spinge ad andare, ad osare sul mare. 

Tra paure e gli stenti di quel mare mai visto 

ma stringendo un sogno fra i denti. 

Che qualcuno lontano ci accolga, 

ci tenda una mano a noi supplicanti, 

a noi meno di niente, nessuno, 

A noi diversi di pelle e cultura, 

noi che siamo anche forse il futuro, 

a noi immigranti. 

E veniamo da un mondo di guerra e di fame dovunque 

e cerchiamo una patria comunque 

per tornare a sperare, per vivere ancora 

e veniamo da un mondo di guerra e di fame dovunque 

e cerchiamo una patria comunque 

per tornare a sperare, per vivere ancora e ricominciare 

 

 

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Ultima modifica: 7 Ottobre 2020
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