Che cos’è la pensione di reversibilità
La pensione di reversibilità è una quota della pensione che il coniuge defunto percepiva o avrebbe potuto percepire.
Viene corrisposta al coniuge superstite, a condizione che siano rispettati precisi requisiti.
Si tratta di un sostegno economico importante, legato però a un evento doloroso.
La durata del matrimonio: non sempre è richiesta
Nel sistema francese, la durata minima di matrimonio dipende dal regime pensionistico del defunto.
In alcuni casi non è richiesta alcuna durata; in altri, la legge fissa un minimo di anni.
Conoscere il proprio regime è quindi essenziale per capire se si ha diritto.
Requisiti per i principali regimi
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Regime generale (salariati e autonomi): nessuna durata minima di matrimonio.
Sono però previsti limiti di risorse del beneficiario. -
Funzione pubblica: matrimonio di almeno 2 anni prima del pensionamento del defunto, oppure 4 anni in totale.
Se il matrimonio è avvenuto prima dei 55 anni del defunto, bastano 2 anni. - Professioni liberali: in linea generale, minimo 2 anni di matrimonio.
Eccezione per gli avvocati: richiesti almeno 5 anni.
Queste soglie hanno lo scopo di garantire un vincolo coniugale stabile, limitando abusi o unioni troppo recenti.
L’effetto dei figli comuni
La presenza di un figlio comune può annullare la condizione di durata del matrimonio.
È una regola frequente in molti regimi, pensata per proteggere il nucleo familiare.
Attenzione però: con un nuovo matrimonio o un PACS, il diritto può venire meno, salvo riacquisirlo in caso di scioglimento.
Importo nel 2024 e limiti di reddito
L’ammontare dipende dal regime del defunto e dalle risorse del superstite.
Nel regime generale, la reversibilità è pari al 54% della pensione del coniuge scomparso.
Operano soglie di reddito: superarle può ridurre o escludere la prestazione.
Per i dettagli di calcolo, le rivalutazioni e i massimali, è consigliabile rivolgersi alla CNAV o agli enti di categoria.
Le situazioni contributive possono essere complesse, specie in caso di carriere miste.
Una verifica preventiva aiuta a stimare l’importo atteso.
Requisiti aggiuntivi spesso richiesti
La reversibilità è in genere riservata ai coniugi.
Le coppie non sposate o in PACS non ne beneficiano, salvo eccezioni previste da specifici regimi.
In molti sistemi è inoltre previsto un età minima, spesso fissata a 55 anni.
Il non-rematrimonio è un altro criterio ricorrente.
Contrarre nuove nozze può far decadere il diritto, con possibili riattivazioni se la nuova unione si scioglie.
Conviene verificare le clausole del proprio regime.
Esempi pratici
Se il defunto era un dipendente del regime generale, il coniuge può ottenere la reversibilità senza vincolo minimo di anni, se rispetta i requisiti di reddito.
Nel caso di un funzionario, servono 2 o 4 anni a seconda del momento delle nozze e dell’età.
Per un avvocato, la soglia è più severa: 5 anni di matrimonio.
La presenza di un figlio comune può semplificare tutto, eliminando la barriera della durata.
Tuttavia, un nuovo matrimonio o un PACS possono sospendere la prestazione.
Se la nuova unione finisce, è possibile chiedere la riattivazione.
Documenti e passi utili
- Estratto contributivo del defunto e del superstite.
- Certificato di matrimonio e, se presenti, atti relativi ai figli comuni.
- Prove delle risorse (redditi, patrimonio, prestazioni).
- Eventuali atti su nuove unioni e sul loro scioglimento.
- Contatti con CNAV o casse professionali per il calcolo esatto.
Una preparazione accurata accelera l’istruttoria e riduce il rischio di rigetti.
Con carriere ibride, valutare una consulenza previdenziale.
Può evitare sorprese su aliquote e cumulabilità.
Una nota di buon senso
«La reversibilità non è solo una percentuale: è una rete di sicurezza che richiede prevenzione, ordine nei documenti e scelte informate».
Pianificare per tempo tutela il superstite e i figli.
Un controllo periodico dei propri diritti è sempre utile.
Conclusione
La durata del matrimonio per accedere alla pensione di reversibilità dipende dal regime di appartenenza del defunto.
Dal “nessun minimo” del regime generale ai 2–4 anni della funzione pubblica, fino ai 5 anni richiesti agli avvocati.
La presenza di figli comuni può eliminare la soglia temporale, mentre nuove unioni possono far decadere il diritto.
Contano inoltre risorse, età minima e lo stato civile del superstite.
Per non perdere prestazioni, è essenziale verificare il proprio caso presso la CNAV o la cassa competente.
Un approccio informato garantisce serenità in un momento già difficile.
