Chi, almeno una volta durante una puntata di Stranger Things non ha iniziato a canticchiare uno dei brani utilizzati come colonna sonora della serie? È accaduto a tutti, nessuno escluso. Tutto ciò grazie alla meticolosa ricerca dei brani da inserire per accompagnare il pubblico in un viaggio nel tempo. Siamo infatti negli anni 80, e spiccano fra tutti i The Clash con Should I Stay or Should I go, brano “protagonista” della prima stagione.
Per la seconda stagione invece tra i tanti brani utilizzati ne spiccano tre, Gostbusters, sigla del film uscito nel 1984 (anno in cui è ambientata la serie) amato dal gruppo di ragazzi. La scena si rivela molto importante per lo svolgimento della trama.
Il secondo brano legato ad una scena molto importante della seconda stagione è sicuramente Runaway di Bon Jovi. Si tratta del ritorno di Undi a Hawkins. Dopo l’abbandono del rifugio e il breve viaggio fuori città per trovare sua sorella, la giovane ragazza decide di tornare, ma senza nascondersi questa volta.
Il terzo brano viene utilizzato nell’ultimo episodio della seconda stagione, il nono. Siamo al ballo della scuola, e sulle note di Every Breath you take dei Police Mike e Undici finalmente sono liberi di stare insieme.
Nella terza stagione, per essere precisi nell’ultimo episodio,viene inserito un brano legato ad una scena che ha sciolto i cuori di tutti i telespettatori. In un momento in cui tutto va a rotoli, Dustin e la sua Suzie (Esiste davvero!) Prima di salvare il mondo si lasciano andare in un’interpretazione della colonna sonora del film cult degli anni 80 La storia infinita
Pare però che l’omaggio a Never Ending Story sia nato dopo. L’idea iniziale dei due creatori della serie era quella di far cantare ai due bambini La canzone degli ent presa dal Signore degli Anelli.
