Quanto può andare veloce un aereo di linea
Volare dà l’impressione di cavalcare un razzo, e non è un’illusione. Un moderno aereo di linea mantiene una velocità di crociera tipica tra 900 e 1.000 km/h.
In termini aeronautici, questo equivale a circa Mach 0,78–0,85, con margini che arrivano fino a Mach 0,89–0,90 a seconda del modello.
La “massima” velocità davvero permessa
Ogni velivolo è certificato con un limite detto MMO (Maximum Mach Operating) e uno VMO (Velocity Maximum Operating in nodi indicati).
Questi limiti non sono teorici: superandoli si entra in zone di compressibilità e vibrazioni pericolose.
Per dare un’idea, un Boeing 787 ha MMO intorno a Mach 0,90, un Airbus A350 a Mach 0,89, un Airbus A380 a Mach 0,89 e un Boeing 747-400 fino a Mach 0,92.
Nella pratica, tuttavia, le compagnie volano più lente del massimo per efficienza e comfort.
Supersonico? Non con gli aerei di linea
La velocità del suono è circa 1.235 km/h al livello del mare e attorno a 1.060 km/h alle quote di crociera.
Il volo commerciale resta sotto questa soglia per ragioni di consumo, rumore (boom sonico) e costriuttive.
Il leggendario Concorde viaggiava a circa Mach 2, ma è stato ritirato.
Oggi si punta a un subsonico veloce, stabile ed economico, non al supersonico di linea.
Crociera, non sprint
La velocità di crociera è un equilibrio tra tempo e carburante.
Airline e piloti usano il Cost Index per scegliere il compromesso: più alto per andare più veloci, più basso per risparmiare.
Anche le fasi di decollo e atterraggio avvengono ben sotto i limiti.
I valori tipici di VMO sono nell’ordine di 330–370 nodi di IAS (velocità indicata), da non confondere con la velocità “vera”.
IAS, TAS e Ground Speed: non sono la stessa cosa
La strumentazione mostra l’IAS (Indicated Airspeed), legata all’aria che “bagna” le ali e ai carichi strutturali.
La TAS (True Airspeed) è la velocità reale nell’aria, più alta in quota perché l’aria è meno densa.
La Ground Speed è la velocità rispetto al suolo.
Con forti jet stream in coda, un aereo subsonico può superare 1.200 km/h di Ground Speed senza violare l’MMO, perché la velocità nell’aria resta subsonica.
Fattori che fanno “correre” o “rallentare”
– Meteo: venti favorevoli accorciano i tempi, turbolenza e ghiaccio possono imporre velocità più basse.
– Quota: più in alto significa TAS più alta a parità di Mach, ma entro i limiti di performance.
– Peso: maggiore massa influisce su assetto, consumo e margini di manovra.
– Rotte e ATC: restrizioni di traffico e traiettorie condizionano la velocità praticabile.
– Efficienza: settaggi motore e pulizia aerodinamica massimizzano il rendimento.
– Cost Index: la leva gestionale che bilancia tempo di volo e carburante.
Quanto è, dunque, la velocità massima “raggiungibile”?
Se intendiamo “massima strutturalmente consentita”, la risposta è il valore di MMO del modello, tipicamente Mach 0,86–0,90 per i wide-body moderni.
Volare oltre non è ammesso in esercizio commerciale.
Se guardiamo alla Ground Speed, con forti venti in coda si possono toccare picchi oltre 1.200–1.300 km/h.
Non è magia: è aerodinamica più meteorologia, sempre sotto i limiti di sicurezza.
“La vera velocità non è quella massima, ma quella che ti porta lontano in modo sicuro, confortevole ed efficiente.”
Cosa riserva il futuro
Progetti e ricerca puntano a profili alari più puliti, materiali leggeri e motori più efficienti.
L’obiettivo è un subsonico ad alto Mach che riduca tempi e consumi, non una corsa al supersonico.
Si parla anche di velivoli “quasi silenziosi” a Mach elevato e di supersonico business, ma l’adozione di massa richiede normative, sostenibilità e economia allineate.
Nel frattempo, il regno degli aerei di linea resta quello del subsonico rapido.
In sintesi
Gli aerei di linea viaggiano tipicamente a 900–1.000 km/h, con limiti massimi pari al loro MMO vicino a Mach 0,90.
Possono mostrare al suolo punte oltre i 1.200 km/h con vento in coda, senza mai diventare supersonici nell’aria.
È questa combinazione di sicurezza, efficienza e regolarità a rendere il volo commerciale così affidabile.
E a farci attraversare continenti in poche ore, più veloci di quanto sembri guardando dal finestrino.
