“Zombie” è stato uno dei più grandi successi della carriera the Cranberries, una canzone di protesta con un’eredità che persiste. Una nuova clip Vevo Footnotes porta i fan dietro le quinte del video musicale della canzone iconica.
Con “Zombie,” primo singolo tratto dal loro secondo album del 1994, No Need To Argue, i Cranberries risposero al conflitto nordirlandese noto come i Troubles infondendo il loro sound indie-pop frizzante con chitarre pesanti in stile grunge e lasciando libera la voce formidabile della cantante Dolores O’Riordan nel ritornello. “Mi sono sentita provocata a scrivere la canzone perché non ero contenta del fatto che venissero uccisi innocenti,” dichiarò O’Riordan a VH1 in quel periodo, una citazione che appare nel clip Vevo Footnotes. “C’è molto più dolore e rabbia nel secondo album,” proseguì.
In una citazione separata dalla nuova clip, il chitarrista Noel Hogan attribuisce il suono più intenso e distorto all’impatto dei tour. “Sul palco ci siamo fatti molto più pesanti,” spiegò Hogan. “È stata una sorta di evoluzione naturale.”
Per il video di “Zombie” i Cranberries hanno collaborato con il regista Samuel Bayer, che aveva già partecipato a videoclip indimenticabili come “Smells Like Teen Spirit” dei Nirvana e “No Rain” dei Blind Melon. Bayer e la sua troupe hanno girato per le strade di Belfast, osservando sia i quartieri cattolici che quelli protestanti e le forze armate britanniche in uniforme di occupazione. In una scena memorabile del video, un soldato britannico puntò la pistola verso la telecamera; come rivela un dato fornito da Bayer, il soldato si ammorbidì quando scoprì che il regista stava girando un video dei Cranberries, ma alla fine espulse Bayer dal set.
Il video fu un successo su MTV, ma “Zombie” si diffuse anche sulle onde radio statunitensi in forma puramente audio. “Ci hanno detto che è la canzone più trasmessa in assoluto nella storia della radio alternativa in America,” dichiarò O’Riordan al Los Angeles Times verso la fine del 1994. Il bassista Mike Hogan riassunse l’eredità della canzone e delle sue immagini: “Ricordo ancora di aver realizzato un video così magnifico e di vedere l’impatto che ha avuto — e che ancora ha — sulle persone.”
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