Bugia: Una commedia divertente che conquista il pubblico italiano!

Con la sua capacità di ingannare… chiunque possa affermare di non aver mai riso a crepapelle, schiacciato da una risata, o almeno sorriso di cortesia davanti a Menteuse, si può già considerare come il film più emblematico dell’estate 2025 in Quebec, un anno dopo il successo di Nos Belles-Sœurs (oltre 3.500.000 dollari al botteghino).

Un mosaico di umorismo per tutti i gusti

Nel nuovo film di Émile Gaudreault, si trovano di tutto: dal humor più sottile a quello più sciocco, passando per molte zone intermedie più o meno assurde e una serie di battute che fanno venire voglia di ridere. È, in definitiva, un’opera quasi sempre divertente, raramente noiosa e spesso molto umoristica.

Questo film supera addirittura il suo predecessore, Menteur, ormai forse un ricordo lontano per molti, soprattutto da quando una pandemia ha sconvolto il mondo. Se desiderate rivederlo, sappiate che Menteur è disponibile sulle piattaforme ICI TOU.TV EXTRA, Crave e Netflix, tra le altre.

Una continuedà audace o una semplice strategia commerciale?

Era forse eccessivo pensare a un seguito con protagonista femminile, ben sei anni dopo? Sicuramente sì. È facile interpretarlo come un tentativo consapevole di sfruttare, ancora una volta, il grande successo di Menteur, che nel 2019 aveva incassato oltre 6 milioni di dollari.

Il successo è senza dubbio facilitato dalla presenza di un elemento non segreto: Louis-José Houde. Tuttavia, il film riesce comunque a far valere i suoi meriti, grazie anche alle eccezionali interpretazioni dei protagonisti.

Le protagoniste che fanno la differenza

Le straordinarie performance di Anne-Élisabeth Bossé e Antoine Bertrand, che interpretano rispettivamente Virginie e Phil, sono così convincenti da far dimenticare la mancanza di Louis-José. Bossé e Bertrand sono perfetti nel ruolo di adulti maturi e di adolescenti un po’ troppo immaturi, brillando in ogni scena, molte delle quali sono davvero memorabili. Valgono il prezzo del biglietto solo per loro.

In Menteur, Simon (Louis-José Houde) inventava bugie per uscire dai guai e mantenere i privilegi, spesso con un’aria di arrogante fiducia. In Menteuse, invece, Virginie (Anne-Élisabeth Bossé, molto energica), innamorata del fratello Phil (Antoine Bertrand, altrettanto appassionato), che nel primo film già dava segnali di avere un “volto a due facce”, manipola la verità per proteggere il suo entourage, evitando di ferirli e facendoli sentire bene.

Il gioco tra realtà e fantasia

In entrambi i film, le bugie e le esagerazioni dei protagonisti si fanno concretamente reali quando i loro inganni prendono vita, portandoli ad affrontare situazioni surreali e spesso comiche. Tuttavia, mentre in Menteur la storia si concentrava principalmente su un personaggio con alcuni personaggi secondari, in Menteuse il centro della narrazione sono due (anti)-eroi molto amati, Virginie e Phil, sostenuti da figure di supporto di grande spessore.

Tra questi, Catherine Chabot, Monika Pilon, Véronique Le Flaguais, Luc Senay, Rémy Girard, Pierrette Robitaille e Martin Drainville si distinguono, rubando la scena in vari momenti.

Una trama ricca di colpi di scena e argomenti vari

Dal gioco di bugie esagerate di Virginie, che coinvolgono una casa autosufficiente, manifestazioni politiche, personaggi come Ti-Gus e Ti-Mousse, fino a temi più sorprendenti come una “drama queen”, una sorella bisognosa di attenzioni, un divorzio di 25 anni ancora non definitivo, vendette familiari, il wokismo, un rapper, una “nonnina” alcolizzata, e persino la cocaina…

C’è di tutto, e naturalmente tutto sfugge di mano! I dialoghi e le svolte impreviste si susseguono con ritmo frenetico, a volte facendo perdere attenzione, altre volte riprendendo vigore con una forza che cattura subito.

Un film di commedia americana consolidata

Si può comprendere che Menteuse sia un film di commedia convenzionale in spirito americano: fantasiosa, con situazioni e svolte esagerate, attori che recitano con gesture ridicolmente amplificate, alcuni gag un po’ sciocche, altri profondamente sensibili, e sentimenti ovvi che si anticipano già dalle prime scene. È come un remake di film culto come Freaky Friday con Jamie Lee Curtis e Lindsay Lohan, o Click di Adam Sandler, con le consuete trame di famiglia, magia e comicità furiosa.

In pratica, Menteuse è quello che ci si aspetta da un blockbuster famigliare di facile intrattenimento: pura commedia americana, tutto sommato poco originale ma sempre efficace, capace di far ridere e di intrattenere un pubblico vario.

Una sfida che il cinema Quebecois dovrebbe affrontare di più

Il Quebec producendo poco di questo tipo di comicità “pop corn”, leggermente volgare e tanto divertente, si limita spesso a opere più naturali e meno espansive. Sarebbe auspicabile vedere più film del genere, capace di attrarre la folla in sala e coinvolgere il pubblico più eterogeneo, anche se la commedia resta un’arte complessa e pochi, oltre Gaudreault, hanno il coraggio di affrontarla con totale libertà.

Con il suo potenziale più attrattivo rispetto a qualche altro prodotto locale, come Deux femmes en or, uscito a maggio e che finora ha incassato oltre 500.000 dollari, Menteuse dovrebbe, anche quest’estate, conquistare alcuni spettatori.

Un sequel all’orizzonte? Possibile

E, sorpresa, la conclusione di Menteuse sembra lasciare spazio a un’altra possibile continuazione. Immaginate Catherine Chabot e i monaci tibetani, i veri e propri creatori della catastrofe di bugie di Simon (Menteur) e Virginie (Menteuse)… Ma non anticipiamo troppo!

Il film Menteuse è attualmente in sala, pronto a divertirvi e a sorprendere.

Terzo Matni

Terzo Matni

Mi chiamo Terzo, fondatore di Hai sentito che musica e appassionato di cultura in tutte le sue forme. Da sempre esploro con curiosità suoni, immagini e storie che fanno vibrare l’Italia contemporanea. Nei miei articoli racconto ciò che mi emoziona, mi sorprende e alimenta la mia voglia di condividere la scena culturale italiana.

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